Crisi alle Fonderie Zen di Albignasego «Sostegno al reddito degli operai»
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ALBIGNASEGO. Della crisi delle Fonderie Zen, per le quali si parla di cassa integrazione per una sessantina di dipendenti, si è discusso anche in consiglio comunale, nella seduta di giovedì scorso, a seguito di un’interrogazione del consigliere del PD Andrea Canton. «Questa storica azienda metalmeccanica - ha osservato - è entrata da qualche anno in un contesto multinazionale, ed è in sofferenza occupazionale dallo scorso dicembre. Che intende fare l’amministrazione comunale rispetto a questa difficile situazione? Sta valutando l’opportunità e la sostenibilità di interventi economici a favore dei lavoratori che dovessero trovarsi in situazioni di disagio economico, magari attraverso strumenti quali prestiti d’onore da rimborsare a tasso zero al termine della cassa integrazione? Infine una domanda basilare sul il futuro dell’azienda, o meglio dell’area su cui essa sorge: da Prg è un’area produttiva, ma si vocifera da più parti di una sua possibile riqualificazione con cambio di destinazione d’uso a commerciale-direzionale, sulla falsariga di quanto già accaduto con due aree industriali confinanti con l’autostrada che oggi ospitano attività commerciali ed uffici. Può il sindaco smentire queste voci, magari indicando anche un arco temporale di garanzia che consenta ai lavoratori di sperare che una volta passata la crisi ritroveranno ancora il proprio posto di lavoro?». Alle domande ha risposto l’assessore alle Attività produttive Filippo Giacinti: «Stiamo seguendo da vicino - ha affermato - l’evolversi della situazione e abbiamo incontrato la scorsa settimana le rappresentanze sindacali. In bilancio abbiamo già previsto delle risorse per finanziare forme di sostegno al reddito, mentre non vi sarà alcuna modifica alla destinazione d’uso dell’area». Questo dovrebbe essere un punto fermo utile ad evitare eventuali speculazioni su di un’area che potrebbe fare gola a molti.
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