Tempo lungo, attacco alla Gelmini
Il ministro dell’Istruzione, oggi ad Abano, sarà contestata dai sindaci di centrodestra e centrosinistra. Bitonci in prima linea: «Ripristini subito quel servizio»
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Sindaci padovani e veneti coalizzati a difesa del tempo lungo. Una delegazione «trasversale» di primi cittadini verrà ricevuta oggi dal ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini, a margine del seminario di Abano. Capitanata dal sindaco di Albignasego Massimiliano Barison, la delegazione è composta da Andrea Bronzato (Abano), Claudio Piron (assessore ai Servizi scolastici di Padova), Marco Pedron (Mestrino), Lino Ravazzolo (Teolo), Silvia Fattore (Villanova), Nunzio Tacchetto (Vigonza), Mauro Fecchio (Correzzola), Beatrice Piovan (Villafranca), Mirco Gastaldon (Cadoneghe). Ma al «Movimento dei sindaci per il tempo lungo» hanno già aderito una settantina di fasce tricolori padovane e oltre trenta di primi cittadini di altre province venete.
Sono infatti circa 12 mila nel Padovano (di cui 3 mila nel comune capoluogo) gli alunni delle elementari che, da settembre, rischiano di perdere la possibilità di frequentare il tempo lungo (ovvero 30 ore di lezione più 5 di mensa) e di tornare a casa all’ora di pranzo. Un «giro di vite» legato ai tagli decisi l’anno scorso dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti e ora resi operativi dal ministro Gelmini.
La quale anche ieri, commentando i dati sulle iscrizioni alla prima elementare (quasi 6 famiglie su 10 hanno scelto l’orario delle 30 ore), ha difeso a spada tratta la scelta del maestro unico: «Il maestro unico di riferimento - sottolinea l’onorevole Gelmini - sarà una figura indispensabile per la formazione del bambino così come accade in tutti i Paesi europei. Solo in Italia erano previsti più maestri per alunno e, da quando è stata introdotta questa modalità, l’Italia è scesa dal 3º all’8º posto nelle classifiche internazionali». «Chiederemo al ministro - anticipa Massimiliano Barison, forzista come la Gelmini - di tener conto della specificità del Veneto, dove il tempo pieno è una realtà consolidata, gradita dalle famiglie che non vogliono rinunciare a questa opportunità».
E il primo cittadino di Cittadella, l’onorevole leghista Massimo Bitonci, preannuncia per oggi l’approvazione di una delibera di giunta nella quale si chiede al ministro, a fronte della richiesta di 350 famiglie in favore del tempo pieno, di assicurare alla Regione Veneto «un numero adeguato di docenti in maniera tale da attivare il tempo pieno nei plessi del circolo di Cittadella o in subordine un numero di insegnanti tale da garantire il tempo lungo per 35 ore settimanali».
Il ministro Gelmini ad Abano. Che cosa vorreste dirle sulla riforma della scuola? Quali sono i problemi più sentiti e i punti da correggere? Raccontate la vostra esperienza e condividete con gli altri utenti la vostra opinione
Sono infatti circa 12 mila nel Padovano (di cui 3 mila nel comune capoluogo) gli alunni delle elementari che, da settembre, rischiano di perdere la possibilità di frequentare il tempo lungo (ovvero 30 ore di lezione più 5 di mensa) e di tornare a casa all’ora di pranzo. Un «giro di vite» legato ai tagli decisi l’anno scorso dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti e ora resi operativi dal ministro Gelmini.
La quale anche ieri, commentando i dati sulle iscrizioni alla prima elementare (quasi 6 famiglie su 10 hanno scelto l’orario delle 30 ore), ha difeso a spada tratta la scelta del maestro unico: «Il maestro unico di riferimento - sottolinea l’onorevole Gelmini - sarà una figura indispensabile per la formazione del bambino così come accade in tutti i Paesi europei. Solo in Italia erano previsti più maestri per alunno e, da quando è stata introdotta questa modalità, l’Italia è scesa dal 3º all’8º posto nelle classifiche internazionali». «Chiederemo al ministro - anticipa Massimiliano Barison, forzista come la Gelmini - di tener conto della specificità del Veneto, dove il tempo pieno è una realtà consolidata, gradita dalle famiglie che non vogliono rinunciare a questa opportunità».
E il primo cittadino di Cittadella, l’onorevole leghista Massimo Bitonci, preannuncia per oggi l’approvazione di una delibera di giunta nella quale si chiede al ministro, a fronte della richiesta di 350 famiglie in favore del tempo pieno, di assicurare alla Regione Veneto «un numero adeguato di docenti in maniera tale da attivare il tempo pieno nei plessi del circolo di Cittadella o in subordine un numero di insegnanti tale da garantire il tempo lungo per 35 ore settimanali».
Il ministro Gelmini ad Abano. Che cosa vorreste dirle sulla riforma della scuola? Quali sono i problemi più sentiti e i punti da correggere? Raccontate la vostra esperienza e condividete con gli altri utenti la vostra opinione
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