Acqua: tariffe aumentate. A Padova rincari del 5,8% e nella Bassa del 7,35%
Una famiglia di tre persone pagherà, a seconda di dove vive 271 oppure 406 euro all’anno
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Scatta l’aumento per le tariffe dell’acqua: il 5,84% per AcegasAps e 7,35% per Cvs. Il primo gestore è quello che serve Padova, Abano e tutti i comuni del piovese, dopo l’incorporamento di Apga. Centro veneto servizi invece gestisce il ciclo integrato dell’acqua nei comuni della Bassa. I rincari sono stati decisi venerdì scorso all’assemblea dei sindaci dell’Aato Bacchiglione, sulla base del piano d’ambito, cioè i lavori previsti sulla rete delle acque. A Padova aumenti necessari per rafforzare le fognature e il depuratore di Ca’ Nordio, nella Saccisica invece intervento necessario su un acquedotto «colabrodo».
Moderatamente soddisfatto l’assessore al patrimonio Mauro Bortoli: «Grazie alla trattativa che abbiamo condotto con l’autorità d’ambito abbiamo evitato un aumento del 10%, limitandolo a circa 40 centesimi al mese per una famiglia media». Le tariffe infatti sono scaglionate in base al numero di componenti del nucleo familiare. Perciò se un single padovano (o un anziano che vive da solo) nel 2008 ha pagato 95 euro, per un consumo medio di 73 metri cubi in un anno, nel 2009 pagherà 5 euro in più, arrivando alla cifra tonda di 100 euro.
Per una famiglia media di tre persone l’aumento sarà di 15 euro. Mentre per un nucleo composto da due genitori e due figli il rincaro si attesterà su 18 euro: si pagherà 331 euro. Queste però sono cifre che valgono per i comuni gestiti da AcegasAps, cioè Padova, Abano e altri otto del piovese: Legnaro, Sant’Angelo, Polverara, Brugine, Piove di Sacco, Arzergrande, Codevigo, Pontelongo e Correzzola, assieme al comune di Cona, nel veneziano.
Tariffe più alte, e rincari più pesanti, per i comuni gestiti da Cvs, cioè tutti gli altri della Bassa. In questo caso una persona che vive sola vede aumentare la sua tariffa sa 132 a 141 euro, con un rincaro di 9 euro pari al 7,35%. Questo perché Cvs non ha aderito al protocollo d’intesa per cui alcuni gestori hanno rinunciato a parte dell’aumento, coprendo i fondi necessari ai lavori sulla rete con il proprio bilancio. Resta così il paradosso che una famiglia di tre persone che abita a Padova pagherà nel 2009 una tariffa dell’acqua di 271 euro. Un analogo nucleo familiare che però abita ad Albignasego, pochi chilometri più a sud, ne pagherà 406, cioè quasi il doppio.
In aggiunta c’è da sottolineare che l’acqua di Padova, proveniente dalle fonti di Dueville nel vicentino, è di qualità superiore rispetto a quella della Bassa.
Per questo, nonostante gli aumenti, Mauro Bortoli non vede nero: «Padova resta il comune con le tariffe più basse in tutta la provincia - spiega - E’ merito degli amministratori dei primi anni del Novecento, che hanno acquistato i terreni dove ci sono le fonti». Le tariffe dei comuni dell’Alta, governate dall’Aato Brenta, saranno decise nei prossimi giorni.
Moderatamente soddisfatto l’assessore al patrimonio Mauro Bortoli: «Grazie alla trattativa che abbiamo condotto con l’autorità d’ambito abbiamo evitato un aumento del 10%, limitandolo a circa 40 centesimi al mese per una famiglia media». Le tariffe infatti sono scaglionate in base al numero di componenti del nucleo familiare. Perciò se un single padovano (o un anziano che vive da solo) nel 2008 ha pagato 95 euro, per un consumo medio di 73 metri cubi in un anno, nel 2009 pagherà 5 euro in più, arrivando alla cifra tonda di 100 euro.
Per una famiglia media di tre persone l’aumento sarà di 15 euro. Mentre per un nucleo composto da due genitori e due figli il rincaro si attesterà su 18 euro: si pagherà 331 euro. Queste però sono cifre che valgono per i comuni gestiti da AcegasAps, cioè Padova, Abano e altri otto del piovese: Legnaro, Sant’Angelo, Polverara, Brugine, Piove di Sacco, Arzergrande, Codevigo, Pontelongo e Correzzola, assieme al comune di Cona, nel veneziano.
Tariffe più alte, e rincari più pesanti, per i comuni gestiti da Cvs, cioè tutti gli altri della Bassa. In questo caso una persona che vive sola vede aumentare la sua tariffa sa 132 a 141 euro, con un rincaro di 9 euro pari al 7,35%. Questo perché Cvs non ha aderito al protocollo d’intesa per cui alcuni gestori hanno rinunciato a parte dell’aumento, coprendo i fondi necessari ai lavori sulla rete con il proprio bilancio. Resta così il paradosso che una famiglia di tre persone che abita a Padova pagherà nel 2009 una tariffa dell’acqua di 271 euro. Un analogo nucleo familiare che però abita ad Albignasego, pochi chilometri più a sud, ne pagherà 406, cioè quasi il doppio.
In aggiunta c’è da sottolineare che l’acqua di Padova, proveniente dalle fonti di Dueville nel vicentino, è di qualità superiore rispetto a quella della Bassa.
Per questo, nonostante gli aumenti, Mauro Bortoli non vede nero: «Padova resta il comune con le tariffe più basse in tutta la provincia - spiega - E’ merito degli amministratori dei primi anni del Novecento, che hanno acquistato i terreni dove ci sono le fonti». Le tariffe dei comuni dell’Alta, governate dall’Aato Brenta, saranno decise nei prossimi giorni.
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