Lo storico palazzo dell’hotel Corso, in corso del Popolo, dopo lunghe trattative condotte dalla Gabetti Immobiliare, è stato venduto. La conferma è arrivata dalla stessa proprietà, che ha anche annunciato che il rogito notarile sarà effettuato nelle prossime settimane e che solo in questa occasione renderà pubblico il nome della società acquirente.

Non si sa ancora se il destino del palazzo in termini di utilizzo. Prima che fosse messo in vendita il palazzo in stile liberty e con la facciata in granito, è stato un albergo tre stelle, chiuso alla fine del 2019 e dichiarato fallito sette mesi dopo. L’edificio negli ultimi anni ha ospitato anche, al piano terra, diversi negozi, e un bar gestito da imprenditori cinesi.

Alla vigilia della campagna elettorale delle ultime comunali c’era anche il quartier generale di Coalizione civica. L’edificio fu costruito nel 1906, nove anni prima dello scoppio della Grande Guerra, negli anni in cui era sindaco Francesco Giusti del Giardino.

Era parte del nuovo rettifilo che dalla stazione arrivava in centro storico, costellato da edifici in stile liberty, tra cui Palazzo Folchi oggi diventato l’hotel Grand’Italia. Per tantissimi anni lo storico palazzo ospitò il cinema-teatro Corso: 800 posti a sedere con spettatori che arrivavano anche da fuori Padova e gli spettacoli della “Belle epoque”. Il cinema-teatro è stato chiuso nel 1997 nel periodo buio delle sale cinematografiche della città. Diversa la storia dell’albergo.

All’inizio il Corso, catalogato tre stelle, posizionato a soli 7 minuti a piedi dalla stazione, è andato bene per diversi anni.

Le ultime gestioni, invece, sono state, man mano, non all’altezza degli altri alberghi. Tant’è che l’ultima gestione ha accumulato debiti, sino alla richiesta di fallimento da parte della proprietà. La proprietà prima ha cercato di vendere l’immobile in autonomia e alcuni mesi fa si è affidata alla Gabetti.

Negli ultimi mesi hanno bussato alla porta dell’agenzia immobiliare vari imprenditori. Tra questi anche il gruppo cinese Hu, che ha un bel po' di alberghi a Milano. Il nome dell’acquirente non è ancora ufficiale, ma gli addetti ai lavori dicono che potrebbe trattarsi in realtà di un gruppo immobiliare francese.