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Picchia la moglie con la scopa davanti alla figlia minorenne

Ha tentato anche di soffocarla infilandone la testa in un sacchetto di plastica. L’uomo originario dell’Albania è stato arrestato dai carabinieri e portato in carcere

Gianni Biasetto
1 minuto di lettura
(ansa)

Escalation di violenza nei confronti della moglie, quando ha preso la decisione di liberarsi di quel compagno violento accecato dalla gelosia.

Era arrivato a picchiarla anche alla presenza della figlioletta.

La donna stanca delle continue aggressioni ha deciso di denunciarlo e da venerdì scorso si trova dietro le sbarre. Ancora un caso di “codice rosso” nel Padovano.

Una brutta storia di violenza nei confronti delle donne, fatta di maltrattamenti aggressioni e minacce di morte da parte del marito, che arriva dalla cintura urbana.

Ieri dopo la denuncia della moglie i carabinieri, su richiesta della Procura padovana, hanno arrestato il compagno violento, originario dell’Albania e con diversi precedenti.

La situazione era diventa insostenibile e pericolosa per la donna quando aveva deciso di separarsi da quella persona che diceva di amarla ma in realtà diventava ogni giorno sempre più manesca e pericolosa.

Dopo la decisione della donna di separarsi l’albanese era diventato più violento, aveva iniziato con minacce di morte, aggressioni fisiche e violenze psicologiche che erano all’ordine del giorno, spesso anche in presenza della figlioletta. In un’occasione, preso dall’ira, l’aveva picchiata ripetutamente con il manico della scopa, un un’altra l’aveva quasi soffocata con un sacchetto di plastica infilato in testa con la chiara intenzione di soffocarla.

Dopo le ultime liti la donna non potendone più e temendo il peggio, aveva deciso di trovare riparo con la figlia presso l’abitazione di parenti fuori città. Ma la persecuzione di quella persona accecata forse dalla gelosia non è affatto finita.

Anzi. Non dandosi per vinto il marito aveva iniziato a cercarla e a inviarle messaggi intimidatori allo scopo di farla tornare sui suoi passi, di farla ritornare insieme dicendo di amarla ancora.

Questa volta, però, la moglie decisa a porre fine a quella situazione e temendo per l’incolumità non solo sua ma anche della figlioletta, si è rivolta ai carabinieri con una denuncia.

I militari dell’Arma hanno prontamente attivato il protocollo previsto in questi casi di “codice rosso”.

Venerdì scorso, con l’emissione della custodia cautelare in carcere da parte del gip, su richiesta della Procura di Padova i carabinieri hanno arrestato l’albanese e lo hanno portato in carcere.

Per la donna, almeno per ora, è finito un incubo

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