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Diventano a pagamento 183 parcheggi, proteste all’Arcella: «Così si fa solo cassa»

Sono arrivate le strisce blu soprattutto nel quartiere nord. I commercianti: «Queste sono scelte che ci danneggiano»

felice paduano
1 minuto di lettura

Sono arrivate le strisce blu. Nei giorni scorsi gli operai del Comune hanno ridipinto ben 183 stalli che da bianchi sono diventati a pagamento. «Per garantire maggiore rotazione e disponibilità di parcheggio», secondo il Comune. Ma le proteste, soprattutto all’Arcella, non mancano.

LE STRISCE BLU

Le strisce blu sono arrivare al park Bassanello di via Adriatica (35 stalli a 50 centesimi per mezza giornata), nelle vie Savonarola e Alberto da Padova (20 stalli a 1,70 euro l’ora), in via Codalunga (15 stalli da 1,70 euro l’ora), in via da Bassano nei nuovi parcheggi ricavati sotto il multipark (10 stalli a 1,10 euro l’ora), in vicolo Tiziano Aspetti (3 stalli a 1,10 euro l’ora), in via Reni (15 stalli) e al park Saimp di via Fornace Morandi (altri 73 stalli).

LE PROTESTE

«Ancora parcheggi a pagamento per fare cassa – spiega il pensionato Arturo Benossi – I 15 posti liberi in via Guido Reni, davanti le case Ater, erano tra i pochi sopravvissuti in tutta l’Arcella. Mi hanno riferito che il cambiamento sia stato effettuato in una sola notte per non farsi vedere dai cittadini». Dello stesso tono la parrucchiera del salone “Marylin”: «È una scelta che penalizza tutti noi titolari dei negozi e delle botteghe artigianali di questa zona – sottolinea Elisabetta Tonin – Il taglio dei capelli, il colore e la messa in piega durano oltre un’ora.

Le clienti non possono rischiare di prendere una multa pesante ogni volta che decidono di venire nel mio salone. Non capisco questa scelta del Comune. Ancora una volta questi amministratori hanno dimostrato di odiare chi si sposta in auto».

«I nuovi parcheggi blu sono stati istituiti su richiesta di tanti cittadini e commercianti, che ci avevano segnalato che le modalità del disco orario non venivano rispettate quasi mai e, nello stesso tempo, abbiamo reso a pagamento alcune aree che venivano utilizzate o come parcheggio scambiatore sulla linea del tram oppure come area di sosta continuativa per tutta la giornata», ha spiegato e l’assessore alla mobilità e all’ambiente Andrea Ragona.

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