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Granchio blu, nuovi esemplari in campagna a Sant’Elena

Un altro avvistamento nella Bassa padovana, ben lontano dal mare

G.z.
1 minuto di lettura
Uno dei due esemplari di granchio blu ritrovati in via Olivetani 

Un altro avvistamento di granchio blu nella campagna padovana, ben lontano dal mare. Due esemplari sono stati trovati vicino al centro di Sant’Elena. Il primo corso d’acqua si trova a 500 metri dal luogo della scoperta, è quindi difficile che il crostaceo – che sta facendo molto parlare di sé – sia arrivato in modo autonomo in via Olivetani. Potrebbe trattarsi di animali pescati o in mare o recuperati in spiaggia da qualche residente, e poi abbandonati a bordo di un fossato. Il gesto però potrebbe avere gravi conseguenze per l’ambiente, dato che l’animale sta già colonizzando in modo autonomo le acque della Bassa padovana, come appurato nel caso del canale Vigenzone a Pernumia.

«Ogni mattina con il mio cane faccio una passeggiata in via Olivetani, di fianco al centro sportivo e parrocchiale, dove c’è uno spazio verde», racconta Silvia. «Il naso di Oliver è stato attratto da qualcosa in mezzo all’erba, così ci siamo avvicinati ed ho visto nel terreno un granchio blu morto a pancia in su. Ho fatto ancora qualche passo e ne ho trovato un altro. In un primo momento ho pensato che fossero arrivati da soli nel prato, ma poi ho riflettuto che non ci sono corsi d’acqua nelle vicinanze, solo qualche piccolo fosso, ma sempre a decine di metri di distanza». A 500 metri dal luogo del ritrovamento c’è il parco comunale Masaro, che custodisce un bel laghetto e i cittadini, dopo il ritrovamento, sono preoccupati che il crostaceo possa arrivare, magari anche per mano umana, nelle acque del paese, causando gravi problemi alla fauna e alla flora della zona.

Il crostaceo però si sta muovendo con disinvoltura nelle acque dei canali e degli scoli della Bassa padovana. La scorsa settimana infatti un pescatore amatoriale ha messo nelle acque della Canaletta di Terrassa Padovana le sue canne da pesca ed invece che prendere all’amo un pesce ha riavvolto il filo e si è ritrovato un granchio attaccato all’esca. Dopo aver rimosso l’animale ha rimesso le canne in acqua e dopo poco ha sentito nuovamente la lenza tirare: un altro granchio si era agganciato con la chela all’esca. Una situazione che secondo i pescatori amatoriali deve essere monitorata, dato che la presenza del “callinectes sapidus” si sta facendo sempre più copiosa nelle acque dolci.G.z.

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