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Rissa al torneo studentesco di calcio anti-violenza. Il preside lo cancella

L’iniziativa tra scuole padovane organizzata dal Barbarigo, il dirigente Ponchio: «Il nostro obiettivo distrutto il primo giorno»

Felice Paduano
2 minuti di lettura

Il campo di calcio dove si è tenutoi lt orneo di calcio studentesco bloccato dopo una rissa (foto Agenzia Bianchi)

 

Sospeso il torneo di calcio organizzato sul campo Petron, in zona Stanga, dall’istituto San Gregorio Barbarigo-Collegio Vescovile. La decisione è stata presa dalla dirigenza dell’istituto a seguito di una rissa in campo: «Tradito lo spirito educativo».

Tutto è successo lunedì scorso quando si affrontavano in campo i giovani calciatori del liceo Barbarigo e gli studenti del liceo polivalente Marchesi/ Fusinato. In campo c’è stato un fallo grave da parte di un giocatore del Barbarigo ai danni di un giovane del Marchesi/ Fusinato; ad esso è seguita una rissa tra i giocatori di entrambe le squadre.

L’arbitro, iscritto regolarmente all’albo regionale del settore, è subito intervenuto ed ha espulso il calciatore che aveva commesso il fallo. La decisione è stata contestata dalla squadra del Barbarigo e tutti insieme, allenatore compreso, che era il docente di Educazione fisica, hanno interrotto la partita perché, in pochi minuti, si sono succedute schermaglie tra i componenti delle due squadre con insulti reciproci, sia in campo che sugli spalti.

Il match tra le due squadre è ripreso solo dopo che l’arbitro in campo, rifugiatosi negli spogliatoi, è stato sostituito da un secondo arbitro, che era sul posto per altre partite in programma. Per la cronaca è stata vinta dai ragazzi del Marchesi/ Fusinato per 4 a 2.

Nella stessa giornata il preside del blasonato liceo paritario di Via Rogati 17, dopo aver ascoltato il racconto sia dei suoi studenti e sia dei docenti che accompagnavano i ragazzi, ha sospeso tutte le partite ancora di programma. Di fatto ha sospeso l’intero torneo, che avrebbe dovuto andare avanti per tutta la settimana. «Non potevo fare altrimenti», spiega il dirigente Giovanni Ponchio, ex docente dell’istituto Don Bosco e dello stesso Barbarigo, «I ragazzi in campo, già alla prima giornata d’incontri, hanno tradito in pieno i motivi educativi per i quali il torneo era stato programmato con la massima responsabilità anche mia personale. Sarebbe dovuta essere una bella iniziativa, organizzata non a caso alla fine dell’anno scolastico, per parlare anche della violenza che si verifica da anni in quasi tutti gli stadi d’Italia. Invece le nostre idee sono state distrutte totalmente già nella prima giornata del torneo. Naturalmente ho preso questa drastica decisione, assumendomi le mie responsabilità, dopo essermi consultato con i docenti e in particolare con l’insegnante di ginnastica accompagnatore. Ho anche inviato una mail di scuse all’arbitro, trattato male dagli studenti. Tra l’altro sono venuto a conoscenza che una squadra scesa in campo sempre lunedì non aveva nessun docente come accompagnatore probabilmente perché siamo vicini sia agli scrutini delle classi e sia all’Esame di Stato».

Al torneo calcistico stavano partecipando nove squadre di altrettante scuole padovane: Eugenio Curiel, Pietro Scalcerle, Istituto Don Bosco, Ippolito Nievo, Marchesi/ Fusinato, Collegio Barbarigo ed altri tre istituti. Il torneo è stato cancellato al primo giorno di partite.

L’istituto Barbarigo è stato fondato nel 1919 su iniziativa del vescovo dell’epoca, monsignore Pellizzo. Il nome del Barbarigo è venuto alla ribalta anche dopo l’Otto settembre 1943, quando alcuni docenti e studenti ebbero un ruolo significativo nella Resistenza.

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