Muore assistendo alla gara del marito, la manifestazione va avanti: è polemica a Montagnana
Una donna di 48 anni si è sentita male durante le prove della Hell’Series, inutili i soccorsi frenati anche dalla forte pioggia
Nicola Cesaro
Un'immagine della terza tappa delle Hell’Series 2023 che si è tenuta a Montagnana
È al seguito del marito, atleta impegnato nel vallo in alcune prove Ocr (Obstacle Course Race), e viene colta da malore.
I soccorsi, resi ancor più complicati da un violento acquazzone che ha impedito il volo dell’elisoccorso del 118, non sono bastati: Maria Laura Paccalari, 48 anni di Seregno, Comune della provincia di Monza, è morta sabato pomeriggio in quello che doveva essere un pomeriggio di spensieratezza e divertimento. Fatale, stando ai primi accertamenti medici, è stato un aneurisma. La tragedia ha peraltro scatenato alcune polemiche, non ultima per la scelta degli organizzatori a non sospendere la manifestazione sportiva.
LA GARA
Sabato e domenica nel vallo di Montagnana, l’area verde che circonda le mura medievali, è passata la terza tappa delle Hell’Series 2023, circuito nazionale dedicato a tutti gli appassionati di Ocr, uno dei fenomeni sportivi del momento: si tratta di percorsi e prove in cui un concorrente, correndo o camminando a piedi, deve superare vari ostacoli che richiedono un più o meno importante impegno fisico.
Dalle 16 di sabato al tardo pomeriggio di domenica, decine e decine di atleti sono arrivati a Montagnana per la competizione organizzata dallo staff di Hell’s Race e dal gruppo Ocr Squad Friuli Venezia Giulia.

IL MALORE
Tra gli atleti in gara c’era anche Davide Tagliabue, appassionato arrivato da Seregno, in Lombardia.
Con lui c’era anche la moglie Maria Laura Paccalari, 48 anni, giunta in qualità di spettatrice. La donna non ha preso parte ad alcuna gara.
Proprio durante la competizione, però, la 48enne brianzola è stata colta da un improvviso malore. L’assistenza medica impegnata alla Hell’s Race è intervenuta subito con un’infermiera specializzata, quindi ha ritenuto opportuno trasportare la spettatrice nel Punto di primo intervento di Montagnana.
Le condizioni disperate della donna hanno reso vano ogni tentativo di rianimazione. A complicare ancor più la situazione è arrivato anche un forte temporale, che ha reso estremamente difficoltoso il volo dell’elisoccorso del 118.
Il violento acquazzone rendeva impraticabile ogni manovra in sicurezza.
Maria Laura Paccalari è stata quindi trasferita in ambulanza all’ospedale di Padova, direttamente da Montagnana. Non è escluso che sulla salma della donna vengano effettuati accertamenti: a ieri mattina, l’autorità giudiziaria non aveva ancora concesso alcun nullaosta alla restituzione del corpo ai familiari, come confermato telefonicamente dal marito. Pare peraltro che nel viaggio verso Montagnana, in auto, la stessa 48enne fosse stata vittima di un leggero mancamento.
LA POLEMICA
Il tragico evento non ha comportato alcuna modifica nel programma della Hell’s Race: nessun riferimento è stato fatto durante il corso delle gare al lutto di sabato pomeriggio, e tanto meno la manifestazione è stata fermata o almeno sospesa.
Scelta, questa, che – appreso della morte della donna – ha lasciato più di qualcuno di stucco. Non solo, un post pubblicato dallo staff di Hell’s Race su Facebook ha provocato la dura reazione del marito della vittima: nel ringraziare tutti i partecipanti, gli organizzatori hanno parlato di «weekend meraviglioso» per poi concludere dicendosi «stanchi morti ma felici pronti per la finalissima di Palmanova».
Non propriamente una scelta di stile, e lessicale, delle migliori, tanto che il compagno della sfortunata spettatrice è intervenuto ricordando che in quella giornata era comunque morta una donna. «Il nostro post si riferiva oggettivamente alla sola gara. Tutti noi siamo increduli e rattristati per quanto accaduto. Ci stringiamo tutti attorno a te in un forte abbraccio», la replica dei promotori dell’Hell’s Race. Raggiunti telefonicamente, gli stessi organizzatori non hanno voluto rilasciare altre dichiarazioni.
IL SINDACO
Pur avendo solo concesso il patrocinio all’evento, il Comune si è speso da subito per capire quanto avvenuto nel vallo.
«Da medico, ho preso contatti con tutti i colleghi intervenuti per salvare la vita della donna», conferma il sindaco Gian Paolo Lovato. «Per oltre un’ora e mezza si sono praticate tutte le manovre rianimatorie possibili, anche dal punto di vista farmacologico. Purtroppo la signora è arrivata in condizioni disperate».
Lo stesso sindaco sta cercando di contattare la famiglia della donna: «Proviamo davvero un dolore sincero nel sapere che una giornata di divertimento, per questa coppia, si sia trasformata in tragedia. Ci stringiamo davvero attorno al marito e a tutti i famigliari».
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