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Aste giudiziarie a Padova, nel 2022 vendute 882 case. Assegnato il 60 per cento delle trattative

Il realizzo delle vendite esecutive è stato di 77 milioni di euro, sono stati 1456 i lotti banditi da un delegato del giudice

Carlo Bellotto
2 minuti di lettura

A Padova si chiude bene il 2022 per il settore immobiliare e anche le aste giudiziarie hanno risentito del vento favorevole. Sono stati 1.456 i lotti in vendita e 882 quelli assegnati con une percentuale di assegnazioni del 60 per cento.

Un buon dato rispetto al passato dopo gli ultimi anni segnati anche in questo settore dalla pandemia. Sono stati aggiudicati in tempi più veloci gli immobili con valori di realizzo più alti,viste le offerte arrivate per i beni più appetibili.

Negli anni pre Covid si bandivano più aste, si è arrivati a sfiorare le 3 mila unità, ma con aggiudicazioni tra il 30 e il 40 per cento quindi sensibilmente più basse rispetto al 2022. La percentuale cresce sensibilmente per gli immobili abitativi dove il venduto arriva al 68 per cento. Più bassa la percentuale per gli immobili non abitativi anche se pur sempre in crescita rispetto all’anno precedente.

Il realizzo delle vendite

Il realizzo delle vendite esecutive è stato di 77 milioni di euro divisi tra 48 milioni del primo semestre e 29 milioni del secondo. Le vendite con valore di realizzo inferiore al prezzo base sono state in percentuali maggiori rispetto a quelle con valore uguale o superiore. Nei primi sei mesi le prime si sono attestate al 54,5, nel secondo addirittura al 61 per cento.

Il valore dei beni all’asta

Ecco, come si stabilisce il valore: il valore dell’abitazione, del capannone, del negozio che va all’asta viene stabilito dalla perizia che il giudice assegna ad un Ctu (un consulente terzo) che può essere modificato dopo le osservazione del debitore e del creditore.

Da quella cifra, che è il più aderente possibile ai valori di mercato, si scende del 20 o del 25 per cento ogni volta che l’asta va deserta. Si può quindi arrivare a concludere, con un po’ di fortuna, dei veri e propri affari.

Per ogni abitazione all’asta, in Internet si trovano le foto, sia dell’interno che dell’esterno e una perizia che descrive il bene, che si può vedere su appuntamento. Secondo Astalegale.net è stato marzo il mese che vanta più accessi al sito, da parte di persone evidentemente interessate o curiose in merito alle offerte disponibili.

Come funziona il trasferimenti del bene

L’acquisto in asta si conclude con il decreto di trasferimento da parte del giudice all’acquirente che porta alla cancellazione di tutte le formalità pregiudizievoli. A Padova si viene in possesso del bene acquistato in circa 8 mesi, qualche volta anche in 6, dal giorno dell’aggiudicazione a quello del decreto di trasferimento.

I costi per intestarsi l’immobile, seppur mediamente inferiori al rogito notarile, sono di circa il 10 per cento del valore pagato e comprendono il 3 per cento del valore se si tratta di prima casa fino al 7 se è seconda, la trascrizione del decreto, la cancellazione di eventuali ipoteche e la metà degli onorari del delegato (circa 1.500 euro).

Analizzando il caso simbolo degli immobili che vanno all’asta si scopre che è la banca che dopo una serie di rate non pagate del mutuo decidere di promuovere l’azione per cercare di recuperare i soldi non incassati. Spesso non li recupera tutti e il resto rimane in capo al debitore, che si vedrà pignorare lo stipendio, la pensione, non potrà avere né bancomat, né carte di credito, rischiando di rimanere debitore a vita.

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