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Padova, autobus a fuoco a San Lazzaro: alcuni bimbi tra i passeggeri

L’autista ha subito dato l’allarme e i pompieri si sono precipitati sul posto. Sindacati sul piede di guerra: «Mezzi vecchi, dove sono quelli promessi?»

felice paduano
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Momenti di panico tra i passeggeri che ieri mattina, intorno alle otto, si trovavano a bordo del bus della linea 10, partito dal capolinea di Ponte di Brenta e diretto a Sarmeola di Rubano, via Stanga, Stazione, Piazza Garibaldi e Chiesanuova.

Il bus, uno dei più vecchi della flotta di BusItalia Veneto prodotto dall’Iveco con motore a metano, si trovava a San Lazzaro, all’altezza della fermata davanti al negozio di Veneta Cucine e prima del grattacielo Net Center, dove c’è l’hotel Net Tower, quando sia l’autista che i passeggeri, tra cui una famiglia intera con due bambini, hanno notato che dal lato posteriore del mezzo pubblico usciva fumo nero.

L’autista, che ha agito con tempestività, ha fermato il bus, ha fatto scendere tutti quelli che erano a bordo e ha chiamato subito i vigili del fuoco, che sono arrivati dopo pochissimi minuti dalla vicina caserma di Via Giacinto Longhin.

Sono intervenuti anche i vigili, i carabinieri e la polizia. Il tratto di Via San Marco tra la rotonda del Centro Giotto e quella che porta al casello autostradale di Padova Est è rimasto chiuso circa un’ora perché le bombole di gas a bordo dell’autobus rischiavano di esplodere da un momento all’altro.

Nel frattempo l’azienda ha inviato un altro bus, che ha provveduto a trasportare i passeggeri impauriti verso la Stanga e la stazione. Non è la prima volta che un bus vecchio prende fuoco.

Pochi mesi fa un episodio simile è successo in via Chiesanuova, con il coinvolgimento sempre di un bus della linea 10, mentre ancora prima un’altra corriera andò in fumo nella Bassa. Immediata la reazione dei sindacati che hanno divulgato la notizia agli addetti ai lavori.

Stefano Pieretti, coodinatore provnciale di Adl/Cobas: «Due mesi fa l’azienda, alla presenza anche del sindaco Sergio Giordani e dell’assessore Andrea Ragona, in Prato della Valle, presentò in pompa magna 15 nuovi bus destinati al servizio extraurbano. Fu in quell’occasione che gli amministratori di BusItalia dissero che altri bus per il servizio urbano stavano per arrivare. Invece il ricambio dei mezzi pubblici viaggia a passo di lumaca. Nel frattempo noi dei Cobas andiamo ripetendo da anni che, per far viaggiare nella massima sicurezza sia i passeggeri che gli autisti, occorre garantire e potenziare la manutenzione ordinaria e straordinaria».

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