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Gli studenti del “Kennedy” di Monselice a spalare fango in Romagna: «Vera lezione di educazione civica»

Giada Zandonà
1 minuto di lettura

I ragazzi del Kennedy di Monselice sono andati a Faenza in aiuto della popolazione alluvionata

 

Un pullman di trenta studenti carico di solidarietà e di desiderio di dare una mano è arrivato martedì 30 maggio a Faenza.

Sono tantissimi i giovani in questi giorni impegnati a dare un sostegno e un supporto concreto agli alluvionati della Romagna e tra loro ci sono anche gli studenti dell’istituto superiore “Kennedy”, sostenuti dalla sezione Avis di Monselice.

«Siamo orgogliosi dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze», spiega la dirigente scolastica Antonina Volpe.

«Gli insegnanti nelle ultime settimane hanno discusso in classe della tragedia avvenuta nella regione a noi vicina e grazie al fermento sociale della nostra scuola è partita questa iniziativa: i nostri ragazzi ci hanno chiesto di essere utili, volevano fare del bene».

La dirigente spiega che, qualche giorno fa, un’insegnante che in passato aveva lavorato a Faenza si è messa in contatto con il dirigente Daniele Ghingheri dell’istituto agrario “Persolino-Strocchi” di Faenza, una delle zone più pesantemente colpite dall’alluvione: «Il dirigente ha fatto da ponte tra i due istituti e la Protezione civile e in pochi giorni abbiamo messo in atto questa iniziativa», continua la dirigente.

«Abbiamo chiesto agli studenti maggiorenni se volessero partecipare a una giornata di solidarietà e aiuto e la risposta è stata ovviamente molto positiva».

Gli insegnanti, durante l’organizzazione della giornata, hanno ricevuto la proposta dal docente Giorgio Riello, presidente della sezione Avis di Monselice, di poter utilizzare il mezzo di trasporto dell’associazione per recarsi nelle zone alluvionate: «Anche in questo caso c’è stata una gara di solidarietà e per questo ringraziamo Avis per la pronta risposta».

Trenta studenti, tra ragazze e ragazzi, sono saliti all’alba sul pullman e si sono diretti alla “Persolino-Strocchi” di Faenza.

Dopo essere stati accolti dagli insegnanti, hanno incontrato la Protezione civile che ha spiegato loro le attività previste per la giornata: «Abbiamo dato agli studenti degli strumenti e altri li ha dati la Protezione civile che li ha condotti nei luoghi in cui c’era bisogno e li ha messi al lavoro», continua Volpe.

I giovani, con stivali, guanti, dispositivi di sicurezza e tanta voglia di aiutare, per tutta la mattina hanno spalato il fango dalla cantina di una signora recuperando anche le opere d’arte del marito; nel pomeriggio si sono messi a disposizione per spostare materiali in altre case ed hanno svolto altre attività di sostegno ed aiuto: «Sono stati felici di quello che hanno fatto, al termine della giornate erano sporchi e stanchi, ma con il sorriso stampato nel volto e il desiderio di condividerlo con le persone colpite da questa tragedia.

Hanno imparato tanto, è stata la più bella e formativa lezione di educazione civica che potessero ricevere e concretizzare», conclude la dirigente dell’istituto monselicense.

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