Sorpresa e dolore per la morte improvvisa di Federico Morello, 51 anni. Un nuovo e grave lutto per una famiglia, già segnata dalla morte del piccolo Giovanni, 6 anni appena, figlio di Federico, nel gennaio 2016, in ospedale a Rovigo.

Un dramma che aveva scosso l’intero paese, dove giusto qualche giorno fa il bambino era stato ricordato dai compagni di calcio e dai dirigenti della polisportiva con un torneo a lui dedicato. Domenica sera papà Federico si trovava a casa dei genitori insieme ad altri parenti e amici quando ha accusato il malore che gli è stato fatale.

Durante la giornata aveva avvertito come un senso di affaticamento e pesantezza allo stomaco, così aveva fatto sapere che quella sera non avrebbe cenato.

Arrivato a casa dei genitori, però, è stato sorpreso da un attacco di cuore e ha perso conoscenza, cadendo a terra. Immediata la richiesta dei soccorsi al Suem 118 che nel giro di pochi minuti ha mandato l’ambulanza con un medico al seguito.

Per circa un’ora il personale sanitario ha tentato di rianimare il cinquantunenne ma non c’è stato nulla da fare, il suo cuore ormai si era fermato. Al medico non è rimasto che constatare il decesso per arresto cardiaco.

Federico, mediatore nel campo dell’agricoltura e degli allevamenti, lascia la moglie Tiziana, la mamma Lorena, il papà Felice, la sorella Stefania e numerosi parenti, fra i quali i due zii sacerdoti don Romolo e don Remo Morello.

Giusto venerdì scorso la società sportiva Junior Anguillara, che ogni anno organizza un trofeo di calcio in memoria di Giovanni, aveva consegnato ai genitori una targa ricordo, che il giorno successivo Federico aveva portato sulla tomba del figlio.

È stata la sua ultima visita in cimitero, la sua ultima carezza a Giovanni dopo sette anni difficili, vissuti nel ricordo del bambino.

Alla famiglia Morello stanno arrivando numerosi messaggi di cordoglio e vicinanza dall’intero paese. Il funerale di Federico sarà celebrato mercoledì, alle 15, nella chiesa parrocchiale, mentre martedì alle 20.30 ci sarà la preghiera del rosario.

È ancoro vivo ad Anguillara il ricordo della scomparsa del piccolo Giovanni, ricoverato ai primi di gennaio di sette anni fa all’ospedale di Rovigo, inizialmente con i classici sintomi della febbre di stagione. L’ecografia per eventuali occlusioni intestinali diede esito negativo ma tre giorni dopo le condizioni del piccolo precipitarono fino all’arresto cardiaco e alla morte.

Le indagini si conclusero con il rinvio a giudizio di un medico ospedaliero, assolto al termine del processo in Tribunale a Rovigo. —

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