Padova in CoApp per segnalare allagamenti e argini a rischio
Dopo il disastro dell’Emilia al via una nuova campagna informativa. Possibile inviare foto e video che rilevino anomalie nei corsi d’acqua
Luca Preziusi
La drammaticità di quello che è accaduto in Emilia Romagna negli ultimi dieci giorni non può lasciare indifferenti. E non solo in termini di solidarietà, aiuti e presenza fisica sul posto, magari spalando fango, ma anche affinché non accada più. Padova sta provando ad organizzarsi il più possibile per giocare d’anticipo, prevenire ed evitare che eventuali alluvioni possano distruggere vite e territori. Con infrastrutture, bacini di laminazione, ma anche con semplici applicazioni per smartphone e volantinaggio che aiutino i padovani ad avere più consapevolezza del territorio in cui vivono e cosa fare in caso di alluvioni.
Lo fa perché è inevitabilmente tra i luoghi dove il rischio è alto, quasi al pari di quello sismico a Catania, essendo piena di arterie e “vene” fatte di acqua, che con l’eccessiva pioggia rischiano di traboccare, straripare e finire nelle case.
Paradossalmente, è un anno che si parla di siccità, ma adesso in pochi giorni il pericolo più grande sembra essere nuovamente l’acqua e le esondazioni. Non perché le previsioni meteo lo abbiano annunciato, ma per quello che a pochi chilometri da Padova stanno vivendo gli emiliani.
Per questi motivi, l’amministrazione e la Protezione Civile stanno lavorando da ieri per fare prevenzione anche tra i cittadini, a cominciare dall’introduzione del circuito cittadino all’interno di CoApp, l’applicazione per gli abitanti della zona del Brenta e Bacchiglione, ideata come osservatorio per i cittadini, che potranno costantemente tenere sotto controllo il tempo e il livello dei fiumi, ma anche inserire direttamente segnalazioni.
I padovani, infatti, potranno inviare foto e video che registrino e rilevino anomalie nel corso d’acqua, come un cumulo di rami che impedisce il flusso regolare, oppure un sottopassaggio allagato e argini a rischio.
«Il buon rapporto tra acqua e territorio è sempre più importante e lo stiamo vedendo in questo periodo in cui passiamo dall’emergenza siccità all’alluvione che colpisce la vicina Emilia Romagna» spiega il vicesindaco Andrea Micalizzi, presente agli stand informativi della Protezione Civile allestiti in centro «le città devono essere sempre più attente a una gestione sostenibile del territorio, ma anche pronte a fronteggiare situazioni di rischio. Noi siamo in prima fila e grazie ai volontari di Protezione Civile del gruppo comunale di Padova è partita la campagna informativa con il lancio della nuova App».
Contemporaneamente è iniziata la raccolta fondi per gli sfollati dell’Emilia Romagna (IT 69G020080243500 0104428964), mentre da domani una squadra sarà a Solarolo per lavorare alla pulizia delle strade dal fango, dove già altri mezzi della Protezione Civile della Provincia sono intervenuti.
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