L’Alta velocità accelera verso Padova: il nuovo Borgomagno arriverà prima
Saranno anticipati i lavori del tratto tra Grisignano e Montà. E il Comune di Padova visiona già i progetti per il cavalcavia verso l’Arcella
Felice Paduano
Il vecchio cavalcavia Borgomagno dovrà essere demolito e sostituito da una nuova struttura
Tempi più brevi per l’Alta velocità a Padova e per un nuovo cavalcavia Borgomagno che sostituirà quello esistente e parzialmente chiuso per problemi statici.
Anziché i dieci anni previsti, si farà prima. Tempi forse non dimezzati ma quasi. E l’interlocuzione tra Rfi (società del gruppo Ferrovie) e il Comune è già a livello avanzato sulla progettazione. E poi c’è un’ipotesi che si fa sempre più concreta: i lavori del tratto da 16 chilometri tra Grisignano di Zocco e Padova, partiranno prima di quelli tra Borgo Berga di Vicenza e Grisignano (12 chilometri).
I DUE TRATTI DEL TERZO LOTTO
Quello tra il capoluogo berico e la città del Santo è il terzo lotto funzionale dell’intera opera Tav tra Verona e Padova. A sua volta il consorzio che si è aggiudicato la progettazione e la realizzazione (Iricav Due, costituito per l’83% dal gruppo Webuild) ha diviso il terzo lotto in due tratte.
La costruzione dei due binari supplementari tra Verona e Vicenza Ovest sta procedendo senza problemi, mentre il tratto di attraversamento del capoluogo berico – lungo 6,2 km e che prevede anche l’abbattimento di 100 unità immobiliari – sta registrando difficoltà per le proteste da parte dei residenti.
Per quanto riguarda la parte padovana, il primo tratto andrà da Vicenza Est sino al bivio Montà, mentre il secondo – quasi certamente con una galleria a Y – gestirà gli incroci con i treni provenienti da Bologna e da Castelfranco, raggiungerà la stazione dove sarà totalmente demolito il ponte Borgomagno – costruito nel 1903 e rifatto nel 1961 – e ne sarà costruito uno totalmente nuovo.
IL CRONOPROGRAMMA MODIFICATO
La notizia è stata annunciata dall’assessore Ragona all’incontro di giovedì scorso sul Borgomagno: «In pratica, a questo punto, c’è un’alta probabilità che il nuovo cavalcavia Borgomagno sia realizzato abbastanza prima dei dieci anni di cui tutti parlano – spiega l’assessore alla mobilità – D’altronde i tecnici di Rfi potrebbero essere già pronti a consegnarci la progettazione della linea Vicenza Padova, al massimo, entro un mese. Una volta che avremo in mano il progetto, per noi sarà molto più facile dialogare con Rfi per programmare nei particolari la viabilità e la mobilità sul vecchio e sul nuovo ponte».
TAV OPERA STRATEGICA
L’Alta Velocità Milano-Venezia – opera strategica per completare il cosiddetto “corridoio mediterraneo” che collega i Paesi iberici con quelli dell’Est Europa – oggi è in funzione solo tra il capoluogo lombardo e Brescia, e tra Padova e Mestre. Il tratto fra Padova e Brescia è ancora a soli due binari su una linea molto vecchia che risale all’Ottocento.
I lavori tra Brescia e Verona Est e tra Verona Ovest e Vicenza, vedono numerosi cantieri aperti ed in particolare a Calcinato, Lonato, Montebello, Lonigo ed Altavilla, stanno andando avanti a passo di bersagliere. Cantieri che sono visibili sia a chi transita in treno che agli automobilisti di passaggio in A4. Rfi prevede di terminare i lavori della Brescia–Verona entro febbraio 2026 e quelli tra Verona e Vicenza Ovest entro la fine dello stesso anno. È stato calcolato che tra Padova e Verona si risparmieranno 5 minuti di tempo, mentre sull’intera linea tra Venezia e Milano poco più di 10 minuti.
Ma i quattro binari saranno importanti per potenziare tutto il sistema del trasporto su rotaia sia per quanto riguarda i treni regionali che soprattutto per la capacità dei treni merci, spesso con carichi diretti in Germania, Svizzera, Francia e al porto di Rotterdam. Il tutto sarà utile anche per l’Interporto di Padova.
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