Ad Abano studio su 322 pini domestici del quartiere Pescarini
Deve stabilire quali alberi sono a rischio, poi si proseguirà sui parchi delle scuole. Completato lo scavo e pulizia di 3 km di scolo privato da Feriole a Monteortone
Federico Franchin
I recenti episodi avvenuti nei comuni vicini ad Abano hanno probabilmente dato una accelerata. Fatto sta che il comune di Abano ha dato incarico ad un esperto per effettuare le analisi “fitoterapiche” sui pini domestici collocati nel quartiere Pescarini.
Si tratta di 332 arbusti, che saranno analizzati minuziosamente in modo tale da evitare che possano verificarsi schianti.
«I pini del quartiere Pescarini devono essere monitorati nel tempo, da un punto di vista fitostatico per accertare eventuali condizioni anomale che si dovessero riscontrare sugli stessi, tenendo conto non solo della loro ubicazione inserita in un quartiere residenziale ma anche della loro collocazione posta vicino a vie di comunicazione viarie e pedonali», spiega l’assessore ai Lavori Pubblici, Gian Pietro Bano.
I pini domestici da monitorare sono collocati sul quartiere Pescarini che comprende le vie Ghislandi, Previtali, Busi, Marini, Moretto da Brescia, Moroni e Palma il Giovane.
L’incarico è stato assegnato l’architetto agronomo Alberto Schiavon che già nel 2021 aveva effettuato una analisi degli stessi pini. «Ogni anno vengono portate avanti analisi puntuali», spiega il capo dell’ufficio tecnico, Leonardo Minozzi. «Questa attività sul quartiere Pescarini porterà ad eventuali abbattimenti e ad immediate sostituzioni con pianti autoctone. È nostra intenzione, durante l’estate, prendere in analisi i parchi delle nostre scuole. Le verifiche proseguiranno anche sulle altre piante presenti in città».
Conclusi nel frattempo i lavori per l’ottimizzazione della maglia idraulica territoriale da parte del Consorzio di bonifica Bacchiglione. L’intervento ha previsto lo scavo di uno scolo privato per un tratto di circa tre chilometri tra le località di Feriole, Monterosso e Monteortone.
Il progetto per la messa in sicurezza della zona a ovest del centro abitato è frutto di un accordo tra il Comune e il Consorzio di bonifica Bacchiglione, incaricato di progettare ed eseguire i lavori.
L’opera è consistita nello scavo del fondo dello scolo, nel risezionamento delle sponde e nella sostituzione delle tombinature inadeguate in maniera tale da poter riportare lo scolo alla quota originaria. Inoltre, si è provveduto alla disostruzione e pulizia delle condotte esistenti e il taglio selettivo delle alberature e della vegetazione presente all’interno delle fossature che costituivano un ostacolo al regolare deflusso dell’acqua.
«L’intervento è stato fortemente voluto da questa giunta per affrontare con opere concrete il rischio idrogeologico», afferma il sindaco Federico Barbierato. L’intervento ha interessato un tratto di circa tre chilometri di fossatura privata che partendo da via Foscolo, in località Feriole, scende fino ad immettersi nello scolo consortile Poggese in località Monteortone, attraversando le vie Pezzolo, Monterosso, San Bartolomeo e Pillon.
«Il Consorzio Bacchiglione è intervenuto per risolvere questa criticità dovuta non solo agli eventi climatici eccezionali ma anche alla mancata manutenzione dei privati. La pulizia delle condotte e delle fossature ha visto lo smaltimento di 2300 metri cubi di terreno», spiega Paolo Ferraresso, presidente del Consorzio. ––
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