Tangenti per la nuova Rsa a Santa Maria di Sala, tornano in libertà l’ex sindaco Fragomeni e l’imprenditore Camporese
Scarcerato anche Ugo Zamengo. Per tutti disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Erano agli arresti domiciliari da gennaio, ora è venuta meno la pericolosità sociale
Eugenio Pendolini
L'ex sindaco Nicola Fragomeni e l'imprenditore Battista Camporese
Tornano in libertà l’ex sindaco Nicola Fragomeni, il consigliere comunale Ugo Zamengo e l’imprenditore padovano Battista Camporese. Accolta dalla gip Daniela Defazio l’istanza di scarcerazione presentata dagli avvocati difensori: per i tre, accusati dalla Procura nell’ambito delle indagini su affari e appalti del comune di Santa Maria di Sala e da tempo agli arresti domiciliari, è stato disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Attenuata quindi, ma non rimossa, la misura cautelare disposta nei mesi scorsi. La motivazione all’origine della decisione sta nel venir meno della cosiddetta “pericolosità sociale”, rappresentata dalla possibile reiterazione del reato.
Soddisfatto il commento di Renzo Fogliata, legale difensore dell’ex sindaco Fragomeni: «Il giudice ha accolto la tesi secondo cui non aveva senso la misura detentiva. Dal nostro punto di vista, però, la misura andava tolta e basta, e non attenuata».
La decisione di giovedì del tribunale arriva a distanza di un giorno dall’udienza del Tribunale del Riesame, chiamato a decidere sul ricorso presentato dall’avvocato Ernesto De Toni per conto del manager della sanità Camporese, il primo a chiedere di essere interrogato dalla pm Baccaglini (sostenendo di non aver mai sentito parlare di tangenti), al quale il gip Liguori ha negato il permesso di tornare al lavoro, nonostante il parere positivo della Procura. Il riesame ha dato riscontro negativo alla richiesta dell’avvocato.
Nei prossimi giorni, simile istanza di scarcerazione potrebbe essere fatta anche dagli avvocati difensori dell’architetto Marcello Carraro e dell’imprenditore Mauro Cazzaro.
Con la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura, è arrivata alle battute finali l’indagine che vede gli ex sindaci di Santa Maria di Sala Nicola Fragomeni e Ugo Zamengo (fino alle dimissioni, il primo presidente del Consiglio comunale, il secondo consigliere fucsia) accusati dalla Procura di aver dato vita con l’architetto Marcello Carraro e il dirigente dell’Ufficio tecnico Carlo Pajaro a un’associazione per delinquere finalizzata a incassare danaro e regalie da venditori di terreni e imprenditori acquirenti: tangenti in cambio di atti essenziali a valorizzare le aree e permettere gli interventi.
I quattro indagati sono stati colpiti a gennaio dalla misura dei domiciliari, insieme agli imprenditori padovani Mauro Carraro e Battista Camporese, interessati all’acquisto di un terreno per la realizzazione di una nuova casa di riposo. La Procura si prepara a chiudere le indagini e chiedere il rinvio a giudizio: poi la parola passerà al giudice per le indagini preliminari.
A inizio maggio era tornato libero di uscire di casa Carlo Pajaro, il geometra ed ex responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune di Santa Maria di Sala, agli arresti domiciliari dal 23 gennaio.
Articoli rimanenti
Accesso illimitato a tutti i contenuti del sito
1€ al mese per 3 mesi
Sei già abbonato? Accedi
Sblocca l’accesso illimitato a tutti i contenuti del sito
I commenti dei lettori