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Saia attacca i grossisti del Maap. «Lasciato un buco da due milioni»

La replica alle accuse di una parte dei grossisti che ne avevano chiesto la non riconferma

LU. PRE.
1 minuto di lettura

Maurizio Saia

 

«Per tanti anni le amministrazioni comunali non hanno mostrato interesse nei confronti del Maap, lasciando tutto in mano ai grossisti. Da quando ha iniziato a farlo sono arrivati i risultati. Io ho trovato i cassetti vuoti di progetti, un terreno agricolo acquistato vent’anni fa per fare dei magazzini e lasciato abbandonato e fatto scendere di valore, oltre al buco da 2 milioni di euro. Adesso le cose sono diverse: siamo in pareggio, ma per continuare devo avere il sostegno del Comune».

Torna a parlare Maurizio Saia, presidente uscente del Mercato agroalimentare, partecipata del municipio, che negli ultimi mesi è stato messo nel mirino dai grossisti più potenti di Padova e provincia, accusato di mala gestio. Sono stati loro a chiedere la sua testa direttamente al sindaco Sergio Giordani.

Saia aveva già risposto definendo un «cartello» quello di alcuni fornitori, ma in occasione della presentazione del bilancio sociale, ieri ha appesantito il colpo: «I grossisti sono una trentina, ma quelli che mi attaccano sono in tre», prosegue Saia.

«Sicuramente la presenza del Comune ha interferito su singole azioni private e questo ha contribuito anche a far perdere di appetibilità il mercato, che non può rimanere in mano a pochi».

Al massimo dopo le festività del Santo Saia saprà se sarà riconfermato presidente da Giordani, oppure se dovrà lasciare il campo a qualcun altro: «Sono a disposizione per continuare se lui lo vorrà, ma la mia unica condizione è che il pubblico continui a lavorare e monitorare con mano ferma sul Maap.

Io ho dato tutto me stesso, presentandomi tutti i giorni, weekend compresi, per mille euro lorde al mese. L’ho fatto per passione e per far tornare a splendere una realtà meravigliosa come i mercati».

Si riparte quindi dal bilancio sociale, presentato ieri per la seconda volta dopo quello del 2021. «Continuando quanto iniziato lo scorso anno abbiamo deciso di sviluppare questo strumento che è anche l’occasione di analizzare e condividere con la città tutti quegli aspetti che vanno oltre il contabile ed economico» spiega Saia.

I dati più recenti dicono che negli ultimi 5 anni il consumo di frutta e verdura è calato del 20%, ma che il Maap ha un utile di oltre 300 mila euro. Sono oltre 2, 6 milioni i quintali di frutta gestiti nel 2022, provenienti per il 64, 4% dal territorio nazionale e il 45% dall’esportazione, con un totale attivo di 19, 3 milioni di euro.

I risultati elaborati da Filippo Ozzola di Poleis hanno evidenziato una crescita delle attività: «Oltre ai numeri il Maap ha una funzione sociale», chiude Francesco Cera, direttore generale del Maap, «sostiene i piccoli ambulanti aiutandoli a rimanere dove sono».

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