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Zero redditi ma una villa di lusso, la Finanza confisca i beni a un padovano

All’uomo, ufficialmente senza lavoro, sono stati confiscati villa con ampio giardino, auto e moto d’epoca. L’immobile era stato fatto acquistare dalla sorella e poi trasferito all’attuale proprietario come risarcimento di un debito

Aggiornato alle 1 minuto di lettura

Un sopralluogo della Guardia di Finanza

 

Villa di pregio e reddito basso: il binomio ha insospettito guardia di finanza e questura che hanno avviato un’indagine conclusasi con la confisca della dimora di pregio assieme ad auto e moto d’epoca.

Nei giorni scorsi è stata così data esecuzione al decreto di confisca, emesso dalla sezione distrettuale delle misure di prevenzione del tribunale di Venezia su proposta del questore, atto finale degli accertamenti patrimoniali da cui è emersa la disponibilità di beni sproporzionata per valore ai redditi dichiarati.

In provincia di Padova è stata quindi confiscata una villa di pregio di 200 mq circa, con annesso deposito di oltre 130 mq e ampia area pertinenziale di 1500 mq e, insieme, anche un’autovettura e un motociclo d’epoca. Tutti beni affidati all’amministratore giudiziario nominato dal tribunale.

E’ stata anche disposta la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, per il proprietario dei beni confiscati per i prossimi tre anni.

Le indagini patrimoniali sono state eseguite dalla sezione mobile del nucleo di polizia economico- finanziaria della Guardia di finanza e dalla divisione anticrimine della questura di Padova.

Il proprietario dell’immobile, che ha numerosi precedenti penali soprattutto per reati contro il patrimonio e ritenuto, sulla base delle previsioni del Codice antimafia, socialmente pericoloso, ha mostrato una sproporzione tra il valore del patrimonio a lui riconducibile e i redditi pressoché nulli dichiarati nell’ultimo decennio.

Per l’acquisto della villa era stato versato denaro contante su conti correnti intestati a una terza persona, che aveva poi provveduto a emettere vaglia postali.

Questi erano stati poi utilizzati per completare l’acquisto stesso a nome della sorella dell’attuale proprietario, che all’epoca dei fatti era appena diciottenne, senza reddito e incensurata. Successivamente la villa è stata intestata al fratello come contropartita all’estinzione di debiti maturati dalla giovane nei suoi confronti.

Nello stesso immobile sono state trovate, lo scorso gennaio, preziose monete antiche rubate e quindi restituite al proprietario.

L’assenza di una vera e propria occupazione, così come di un reddito lecito hanno fatto sospettare gli inquirenti che l’intero nucleo familiare si sia semore mantenuto grazie ad attività illecite.

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