In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Dirottava i bonifici nel proprio conto. L’ex direttrice amministrativa della scuola risarcirà 94 mila euro

Annamaria Farnesi Camellone, 65 anni, condannata dalla Corte dei Conti. Due anni fa era già stata licenziata

Nicola Cesaro
2 minuti di lettura

L'ammanco è stato analizzato dalla guardia di finanza

 

Per ben 76 volte al posto dell’iban dell’azienda metteva quello del proprio conto corrente postale. La scuola, dunque, invece che saldare il conto a chi ne aveva legittimamente diritto, versava le somme nelle tasche della dipendente fedifraga. Annamaria Farnesi Camellone, 65 anni di Pozzonovo (già residente ad Arquà Petrarca), ex direttrice dei servizi generali e amministrativi dell’Istituto comprensivo di Villa Estense, dovrà ora risarcire l’ente pubblico, sia per il maltolto che per il disservizio: più di 93 mila euro il totale imposto dalla Corte dei Conti. A fine dell’anno scorso, la 65enne era già stata condannata dal Tribunale di Rovigo a 4 anni e mezzo per il reato di peculato.

La denuncia della scuola

La direttrice amministrativa della scuola (ruolo che ricopriva dal settembre 2017) era accusata di essersi appropriata di 84 mila euro a furia di bonifici indirizzati al proprio conto corrente, dall’ottobre 2018 all’aprile 2021

. La situazione era venuta a galla in particolare nel settembre 2020, quando si era insediato un nuovo direttore dei servizi generali amministrativi. Non quadravano, in particolare, le rimostranze dei fornitori, che lamentavano di non esser mai stati pagati a fronte delle distinte firmate e approvate.

L’indagine della Finanza aveva quindi stretto il cerchio attorno alla lavoratrice di Pozzonovo che, fino alle fine del 2020, era assistente amministrativa con funzioni di tesoriere e con delega ad operare sui conti dell’Istituto. Proprio questa posizione le permetteva di mettere in atto il meccanismo truffaldino, che prevedeva nel manomettere gli ordini di pagamento dei fornitori.

Il sistema della truffa

Il meccanismo era questo: mentre i mandati di pagamento e le relative distinte, firmate anche dal dirigente scolastico, riportavano i nominativi e le coordinate bancarie dei legittimi creditori – fornitori, consulenti, famiglie – i corrispondenti file in formato “.xlm” (generati dal programma di contabilità Argo Bilancio) inviati alla banca indicavano quale beneficiario il nominativo di Farnesi Camellone, nonché l’addebito sul conto corrente postale a lei intestato. I soldi finivano dunque a lei, con buona pace di chi aspettava di veder saldato il proprio lavoro.

L’ammissione con i carabinieri

L’accusa mossa dalla Procura erariale è chiara: «La dipendente approfittava scientemente, volontariamente e intenzionalmente della funziona svolta e del ruolo ricoperto per impossessarsi delle somme di denaro di cui aveva la disponibilità».

Lo aveva d’altra parte ammesso lei stessa, sia ai carabinieri di Monselice che all’Ufficio scolastico regionale, che poi nell’agosto del 2021 aveva comunicato alla lavoratrice il licenziamento senza preavviso.

In entrambi i casi, al 65enne aveva giustificato il proprio operato in ragione della grave situazione economica che lei e la sua famiglia si erano trovati ad affrontare. La stessa donna si era resa disponibile a restituire la somma indebitamente percepita.

La somma da risarcire

La Procura regionale aveva chiesto per Farnesi Camellone una condanna al pagamento di 135.267,49 euro, somma degli 83.640,43 euro sottratti grazie ai bonifici “dirottati” e dei 51,267,06 euro come danno da disservizio all’Istituto scolastico (nel concreto, il 60% delle retribuzioni percepite dalla dipendente nel periodo oggetto di contestazione).

Il Collegio giudicante ha ridotto questa seconda voce, limitandola a 10 mila euro. Il danno da addebitare alla dipendente truffaldina è stato quindi valutato nella somma di 93.640,43 euro. La donna è stata quindi condannata anche al pagamento delle spese legali.

2

Articoli rimanenti

Accesso illimitato a tutti i contenuti del sito

1€ al mese per 3 mesi

Attiva Ora

Sblocca l’accesso illimitato a tutti i contenuti del sito

I commenti dei lettori