Padova, colf incastrata dalle telecamere mentre ruba soldi dai cassetti
Continui ammanchi, quarantenne filmata e denunciata dal padrone di casa un ufficiale medico. La governante avrebbe sottratto quattromila euro in pochi mesi
Carlo Bellotto
Pensava che quei furti di piccole somme, saltuari e improvvisi, sarebbero passati inosservati. Ma non aveva fatto i conti con il padrone di casa, un ufficiale medico in pensione, che seppur con il camice bianco è pur sempre un militare. E probabilmente di casi simili nella sua vita professionale ne ha visti parecchi.
L’uomo, 65 anni, ha presentato nei giorni scorsi un esposto in procura, dettagliando in modo preciso quanto successo nella sua abitazione che si trova in città.
L’esposto punta il dito contro la governante romena, anche lei residente a Padova. Evidentemente una persona fidata, visto che spesso rimaneva sola in casa per sbrigare le faccende domestiche. Ma la fiducia era mal riposta. In casa dell’uomo infatti, da qualche tempo, sparivano soldi con cadenza abbastanza regolare. Non grandi cifre, magari il resto di una spesa al supermercato, i 50 o 100 euro lasciati in qualche cassetto per una prossima incombenza. Denaro volatilizzato.
Di fronte ai continui ammanchi l’ufficiale medico è passato all’azione, senza dire ovviamente nulla alla colf: ha installato una serie di telecamere in casa, nascondendole in posti poco visibili ma efficaci. Ovviamente inquadravano i punti dove veniva solitamente lasciato il denaro. E il sospetto si è quindi trasformato in realtà: la governante è stata ripresa mentre in modo furtivo apriva un cassetto e faceva sparire l denaro. E questo non solo una volta, ma in diverse occasioni.
A questo punto il 65enne ha deciso di organizzare una riunione di famiglia alla quale ha preso parte anche la colf quarantenne. Le è stato spiegato di questi continui furti e della decisione di riprendere con delle telecamere cosa avveniva in quella casa quando lei rimaneva sola. Alla malcapitata non è rimasto altro che ammettere.
Ma se l’ufficiale medico sperava in un suo ravvedimento con rimborso del maltolto, ha avuto una amara sorpresa. La donna l’indomani, dopo la promessa di un risarcimento, non si è più presentata al lavoro. Sparita. All’uomo non è rimasta altra scelta che presentare un esposto in procura e cercare di avere giustizia. Ora la donna è indagata per furto dal sostituto procuratore Sergio Dini.
Il totale dell’ammanco che le viene contestato dal gennaio all’aprile scorso è di circa 4 mila euro. Una cifra non indifferente alla quale va aggiunto il compenso che percepiva per la sua attività lavorativa. Ora si sta cercando di capire se prestasse servizio anche in altre abitazioni della città, dove potrebbe aver avuto lo stesso comportamento disonesto. Non è escluso che nelle prossime settimane la donna potrebbe essere interrogata dalla polizia giudiziaria in merito ai fatti contestati su delega del magistrato.
Un paio di mesi fa a Sant’Elena (un Comune della Bassa) una colf di 53 anni è stata condannata ad un anno e 3 mesi di reclusione per aver rubato dei soldi dalla cassaforte dell’anziana 95enne alla quale faceva assistenza. In casa della pensionata i conti non tornavano più, i soldi per garantire le spese all’anziana non bastavano. Dall’inizio del 2020 erano spariti 10 mila euro. Al fine di capire cosa accadeva, i figli e il nipote hanno deciso di posizionare una telecamera in camera da letto, puntata sull’armadio al cui interno era sistemata la cassaforte. E anche in questo caso l’hanno colta in flagranza.
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