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Dipendente dell’Alì muore di infarto in pausa pranzo

Alessandro Lazzari aveva 57 anni e viveva a Stra, dal 1986 lavorava per la catena come banconiere a Noventa Padovana. L’azienda: «Era uno dei nostri punti di riferimento»

Giusy Andreoli
2 minuti di lettura

Alessandro Lazzari lavorava all'Alì

 

Torna a casa per la pausa pranzo, viene stroncato da un malore: era lo storico banconiere dell’Alì di Noventa Padovana. Alessandro Lazzari aveva 57 anni e abitava con la famiglia a San Pietro di Stra.

Da quasi quarant’anni era alle dipendenze della famiglia Canella, titolare della catena di supermercati Alì. A Noventa Padovana lo conoscevano praticamente tutti perché il supermercato di via Marconi è l’unico presente. E Lazzari era un’istituzione.

Lo si trovava al banco degli affettati, sempre cordiale e sorridente. Coi i colleghi aveva un ottimo rapporto ed era benvoluto dalla proprietà. La sua morte lascia nel dolore la moglie Francesca, l’unica figlia Aurora, la mamma. Il funerale verrà celebrato nella chiesa di San Pietro di Stra giovedì mattina, 25 maggio, alle 10. Parteciperanno i colleghi e la proprietà dell’azienda.

Sabato mattina Lazzari era regolarmente dietro al suo banco. Tornato a casa, si stava cambiando quando è caduto a terra. Non ha avuto nemmeno il tempo di chiamare la moglie, che si trovava giù in cucina. A trovarlo è stata proprio lei quando è andato a chiamarlo perché non scendeva a pranzo. I soccorsi sono giunti prontamente e i sanitari hanno provato a rianimarlo, ma non c’è stato nulla da fare se non dichiarare l’avvenuto decesso per cause naturali. Un arresto cardiaco che non gli ha dato scampo. La salma è stata portata all’ospedale di Mirano in attesa del nulla osta alla sepoltura.

«Papà stava bene, aveva solo la pressione un po’ alta ma si curava», dichiara la figlia, sconvolta per l’accaduto, «è stato un fulmine a ciel sereno. Oggi (ieri, ndr) è il mio ventiseiesimo compleanno, dovevamo festeggiare. Invece è il giorno più triste della mia vita. Con papà si brontolava sempre però ci volevamo tanto bene. Era generoso e gentile, al lavoro scherzava con tutti, i colleghi gli volevano bene».

Lazzari doveva andare in pensione tra due anni. «Ultimamente diceva di sentirsi un po’ stanco ma teneva duro perché fra due anni avrebbe raggiunto la pensione. Non si meritava una fine così. Sono fiera del mio papà». La notizia della morte di Lazzari ha lasciato sgomenta la proprietà e la famiglia Canella. I rappresentanti dell’azienda saranno al funerale e hanno dato la possibilità ai colleghi di Lazzari di partecipare. Chi andrà alle esequie verrà sostituito da colleghi di altre sedi.

«Lo sconcerto ha colpito l’intero punto vendita», la dichiarazione della direzione e della proprietà, «non ci sono parole, solo tanto sgomento. Facciamo solo una riflessione sull’importanza che hanno per noi i nostri collaboratori. Lazzari lavorava in azienda dall’86, è uno dei primissimi numeri di matricola. Sempre disponibile, un punto di riferimento importante per il negozio ma non solo. Si spostava anche nelle altre zone all’occorrenza. Sempre disponibile quando gli si chiedeva di andare ad aiutare. Era uno dei veri collaboratori, di quelli che passano tutta la loro carriera in azienda e sposano la causa perché si rendono conto che è come vivere in una grande famiglia».

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