Taglio del cuneo fiscale da luglio a dicembre, a Padova busta paga più alta per 350 mila
Il bonus sullo stipendio andrà dai 40 agli 80 euro mensili per 254 mila lavoratori e oltre i 100 euro per altri centomila
Claudio Malfitano
Busta paga più alta per più di 350 mila padovani per effetto del taglio del cuneo fiscale deciso dal governo. In pratica un padovano su tre dovrebbe trovare da luglio a dicembre un “bonus” nello stipendio che andrà tra i 40 e i 100 euro mensili. È l’effetto nella provincia euganea della misura decisa dall’esecutivo guidato da Giorgia Meloni nell’ormai “famoso” consiglio dei ministri del Primo maggio, immortalato da un video con tanto di suono della campanella che ha fatto il giro del web.
IL TAGLIO DELLE TASSE
Il taglio del cuneo fiscale e contributivo per cinque mesi – da luglio a dicembre – aumenterà di altri quattro punti rispetto a quanto già stabilito dal governo Draghi. Per i periodi di paga dal primo luglio 2023 al 30 novembre 2023 la misura dell’esonero salirà dagli attuali due punti a sei punti per i redditi fino a 35 mila euro (pari a stipendi fino a 2.692 euro lordi mensili) e dagli attuali tre a sette punti per i redditi fino a 25 mila euro (vale a dire una retribuzione di 1.923 euro lordi mensili). Il taglio non inciderà invece sulla tredicesima mensilità.
L’aumento in busta paga quindi potrà arrivare fino a 107 euro, secondo i primi calcoli realizzati dagli istituti di ricerca. Un bonus che potrà essere importante per molte famiglie che in questi mesi sono alle prese con un’inflazione che prima ha superato la doppia cifra e a a marzo a Padova si è attestata sul 7,4% in più rispetto allo scorso anno, trascinata soprattutto dall’aumento dei costi energetici e dei carburanti.
LA PLATEA INTERESSATA
Sono 391.184 i padovani che, nelle dichiarazioni dei redditi presentate nel 2022, hanno percepito un reddito da lavoro dipendente e che quindi sono potenzialmente interessati dalla misura del governo.
Si tratta del 56,63% dei contribuenti totali (ricordando poi che un altro 33% sono redditi da pensione). Nel solo Comune di Padova i lavoratori dipendenti sono 85 mila. Mentre i centri della provincia che hanno la percentuale più alta di redditi da lavoro dipendente sono Veggiano, Massanzago, Mestrino, Borgoricco e Loreggia.
Tra i lavoratori dipendenti ad essere interessati dal taglio del cuneo fiscale sono quelli con un reddito inferiore a 35 mila euro, in pratica il 90% delle dichiarazioni.
Pari quindi a circa 352 mila lavoratori. Secondo il modello messo a punto dall’esecutivo il taglio porterà a un “bonus” in busta paga tra i 40 e i 76 euro per circa 254 mila lavoratori padovani, mentre altri 100 mila circa beneficeranno di un incremento superiore che potrà arrivare fino a 107 euro mensili.
GLI ESCLUSI
Oltre ai lavoratori autonomi, ci sono anche alcune categorie rimaste escluse dal taglio. Per primi i lavoratori domestici: dunque badanti, baby sitter e colf non vedranno nessun aumento in busta paga. Ma i dipendenti domestici beneficiano già di alcune agevolazioni a loro riservate, come gli aggiornamenti dei minimi contributivi avvenuti il 1 gennaio di quest’anno. Rimangono esclusi dalla misura che prevede l’aumento anche i lavoratori occasionali.
LE ALTRE MISURE
Nel pacchetto del decreto Primo maggio varato dal governo c’è anche l’incremento della soglia dei “fringe benefit” a 3 mila euro per il 2023, esclusivamente per i lavoratori dipendenti con figli a carico. Si tratta di compensi in forma non monetaria, che consistono nella messa a disposizione di beni o servizi. Tra questi rientrano l’assistenza sanitaria, le polizze assicurative ma anche i buoni acquisto, tra cui anche quelli per la benzina.
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