La partecipazione ricuce terreno e allontana almeno un po’ lo spettro dell’astensionismo. Il dato dell’affluenza alle urne in provincia di Padova, alle 19, ridimensiona i numeri davvero ridotti di mezzogiorno, che vedevano una partecipazione quasi dimezzata rispetto al voto del 2018 per gli stessi Comuni in lizza. Nel secondo aggiornamento di giornata, nel Padovano – 10 Comuni chiamati al rinnovo delle cariche – ha votato il 37,42% degli aventi diritto. Cinque anni fa alla stessa ora si era al 42,95%. Una premessa: cinque anni fa era possibile votare esclusivamente dalle 7 alle 23 della domenica, dunque in una sola giornata. Stavolta le urne sono aperte anche il lunedì, dunque un giorno in più: la circostanza, ovviamente, condiziona l’andamento degli elettori.

C’è in realtà anche chi supera i numeri di cinque anni fa: Galzignano Terme segna alle 19 il 40,08% dei votanti, dato non indifferente visto che qui si è presentata una sola lista. Perché le votazioni fossero valide, occorreva un quorum proprio del 40%: lo scoglio è stato superato e ora il candidato Riccardo Masin deve solo aspettare lo spoglio di domani. Si può dire comunque che Galzignano Terme vede la riconferma della fascia tricolore. Non supera, ma avvicina i risultati delle 19 di cinque anni fa, anche Mestrino (oggi 36,58%, nel 2018 38,43%) e così anche Megliadino San Vitale (41,29% contro il passato 42,63%). A Piove di Sacco, il Comune più popoloso in questa tornata di voto, l’affluenza non regala grandi entusiasmi: si è recato alle urne il 34,37% rispetto al 44,27% di cinque anni fa. Questi gli altri Comuni: Borgo Veneto 34,76%, Casalserugo 47,64% (record delle 19 nel Padovano), Codevigo (30,75% (record però in negativo), Maserà di Padova 32,26%, Solesino 37,92%, Villanova di Camposampiero 41,88%.