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Pochi alunni, a Padova siamo già al taglio di 45 classi. Alla De Amicis prima e seconda insieme

In un anno 1.318 ragazzi in meno. Il calo più consistente alla Primaria. Natale: possibile qualche deroga, a partire dalla Randi. Ecco chi cala e chi invece aumenta

Felice Paduano
2 minuti di lettura
Il provveditore, Roberto Natale 

Il pesante calo demografico presente da tempo in città e in provincia, comporterà la perdita di 45 classi nel prossimo anno scolastico in tutto il Padovano.

Chi cale, ma c’è anche chi aumenta

Il taglio più pesante si registrerà nella primaria, dove la riduzione di classi sarà di 55. Un calo ci sarà tuttavia anche alle medie inferiori con meno 3 classi.

In crescita solo le materne statali, con 6 sezioni in più e gli istituti superiori con un aumento di 7. Fatta la dovuta compensazione, si registrano, quindi, complessivamente 45 classi in meno nel territorio.

Un dato che fino ad oggi non si era mai registrato: in tutta la provincia ci sono infatti ben 1.318 studenti in meno.

A settembre nel Padovano, per la prima volta dopo tanti anni, saranno “solo” 103.740 alunni, di cui 4.802 alle materne statali, 35.062 alla primaria, 24.635 alle medie e 39.241 negli istituti superiori.

La "botta” alle elementari

Ai blocchi di partenza, lo scorso settembre, erano invece oltre 105 mila. Con una curiosità: il dato degli istituti superiori è ancora in crescita perché i figli degli immigrati, che prima si fermavano al termine della terza media, adesso si iscrivono alle superiore con l’obiettivo di arrivare al diploma.

A destare perplessità e preoccupazione, quindi, è il – 55 della scuola elementare. Ma sia il provveditore Roberto Natale che l’assessora comunale all’istruzione Cristina Piva sono convinti che le previsioni potrebbero essere peggiori rispetto a quanto accadrà effettivamente a settembre: non tutte le classi finiranno per saltare e non ci sarà ripercussione sull’occupazione.

Basti pensare che alle superiori ci saranno 1.074 posti di sostegno.

La tabella della scuola in provincia di Padova nel 2023/24

Il provveditore: Aspettiamo, ci saranno deroghe

«Non è detto che tutte le classi oggi a rischio non saranno formate nel prossimo anno scolastico» sottolinea Roberto Natale «per le classi in cui ci sono 13-14 iscritti, il Ministero potrebbe concedere ugualmente la formazione della classe nonostante non sia stata raggiunta la quota minima di 15 alunni prevista per far scattare la formazione della classe.

Ad esempio, alla primaria Randi, che fa parte dell’Undicesimo Comprensivo, secondo me, c’è ancora la speranza di ottenere la deroga

Invece alla De Amicis, che rientra nel Primo Comprensivo, non ci sarà niente da fare perché i nuovi iscritti si sono fermati a 2-3 alunni. In questo caso si ipotizza di formare una “pluriclasse”, dove si farebbe scuola sia agli alunni della prima che della seconda».

Il calo degli iscritti. Piva: Ecco le zone più colpite

Numerosi, sia i presidi che i docenti, a essere preoccupati per gli effetti del calo demografico, soprattutto in città. Qui, per il secondo anno consecutivo, non si registra più il boom di iscrizioni da parte delle famiglie degli immigrati.

«Sono molto preoccupata per gli effetti del calo delle nascite che si riverbera in molte scuole della città» osserva l’assessora comunale Cristina Piva «nel mio ufficio arrivano tante telefonate da parte di genitori che lamentano di non avere la certezza della sopravvivenza della classe dove dovrebbe studiare il proprio figlio. E le brutte notizie arrivano anche da zone in cui, in passato, non c’erano problemi a formare le prime.

Pensiamo alle scuole di Mortise, di Torre e di Ponte di Brenta. Tuttavia» aggiunge l’assessora «per quanto riguarda le mie competenze territoriali, è ancora troppo presto per parlare di una riduzione precisa del numero di classi, anche se la prospettiva di averne 55 in meno solo nella primaria è un problema non di poco conto».

Intanto le parole del dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale sono state ben accolte dalla dirigente dell’Undicesimo Comprensivo, Concetta Ferrara, che spera di ottenere in deroga la nuova prima classe alla primaria Randi. —

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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