Primo maggio a Padova: «La Costituzione ci ricorda la funzione abilitante del lavoro»
Sul palco anche suor Francesca Fiorese, direttrice della Pastorale sociale del lavoro della Diocesi
Manuel Trevisan
Gli iscritti della Cgil in piazza dei Signori a Padova (Bianchi/Fossella)
Le bandiere di Cgil, Cisl e Uil che dominano piazza dei Signori. Centinaia di lavoratori e lavoratrici venuti a festeggiare la loro giornata. La musica live suonata dal palco dalla band "Sinqueschei" e dal duo Francesco Pintus e Marco Nimis.
Il Primo maggio in piazza dei Signori a Padova
È la festa padovana dei lavoratori. "Cgil, Cisl e Uil hanno deciso di dedicare il primo maggio alla Costituzione", ha detto Aldo Marturano, segretario generale della Cgil, dal palco. "Non può essere considerata una mera celebrazione: la Costituzione è molto di più. Incarna quei valori imprescindibili di libertà, democrazia, uguaglianza, solidarietà che furono voluti dai nostri padri per dire mai più guerra, mai più fascismo e mai più nazismo".
Una Costituzione che "ci ricorda la funzione abilitante del lavoro alla cittadinanza", come ha sottolineato suor Francesca Fiorese, direttrice della Pastorale sociale del lavoro della Diocesi di Padova. Dal palco sono intervenuti anche il segretario della Cisl Samuel Scavazzin e della Uil Massimo Zanetti, il vicesindaco Andrea Micalizzi, il vicepresidente della Provincia Vincenzo Gottardo e Antonio Parbonetti, prorettore dell'Università di Padova. Non tutti i lavoratori e le lavoratrici erano però in piazza a festeggiare. Molti, infatti, hanno dovuto lavorare anche il Primo Maggio. A loro è stata consegnata una rosa dalla Cgil Filcams - il sindacato dei lavoratori del terziario, turismo e servizi - e da Udu Padova.
"I lavoratori del nostro settore sono sempre e comunque tenuti ad andare al lavoro, anche oggi" ha detto Marquidas Moccia, segretaria generale Filcams Cgil. "Questa rosa è dedicata a chi oggi lavora. Portiamo loro il saluto di questa piazza che celebra l'importanza e il valore del lavoro".
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