Tumore fulminante, muore in poche ore a 53 anni
Alberto Trombetta Morati, imprenditore edile di Este, aveva scoperto la patologia al cervello solo domenica 23 aprile, dopo un malore al lavoro. Il decesso giovedì 27
Giada Zandonà
Alberto Trombetta Morati, morto a 53 anni
Alberto Trombetta Morati è mancato all’improvviso nel pomeriggio di giovedì 27 aprile a causa di un tumore fulminante. Aveva 53 anni. Unica avvisaglia un malore al lavoro, la settimana scorsa, fatto insolito per un uomo con un fisico forte e che poteva contare i giorni di malattia su una mano.
Un secondo malore però è arrivato domenica e i famigliari hanno richiesto l’intervento dell’ambulanza. I medici in ospedale gli hanno diagnosticato un tumore al cervello e lunedì mattina hanno decretato la morte celebrale. Dopo alcuni giorni anche il fisico non ha retto e giovedì i medici non hanno potuto fare altro che dichiarare il decesso del 53enne.
Una morte improvvisa ed inaspettata per i famigliari, per gli amici e per tutta la cittadina murata, dato che Alberto era molto conosciuto. Dirigeva da anni assieme al padre la storica ditta di costruzioni atestina Immo’s snc, con dieci dipendenti, che ha sede in piazza Trento ad Este, mentre il polo logistico si trova a Baone.
«Era la persona più buona che avessi mai conosciuto», racconta uno degli amici. «Abbiamo lavorato assieme per anni e sino alla scorsa settimana, era impossibile litigare con lui o con il padre. Sono giorni molto difficili anche sul lavoro, siamo tutti sotto shock, non riusciamo a credere che non potremo più chiedergli un parere per un lavoro e godere della sua compagnia».
Alberto era un uomo colto, appassionato di storia, della Seconda guerra mondiale, di biografie e di ambiente «Era una persona semplice, dolce e buona», racconta un’altra amica. «Non era nei social e usava poco il cellulare, voleva vedere i suoi amici di persona, amava il contatto umano. Faceva lunghe passeggiate in montagna, sui colli e al mare. Gli piaceva la natura, ma amava anche la Formula Uno e le moto, sue grandi passioni. Lo ricorderemo sempre per la sua bontà e semplicità. Gli bastava poco per essere felice, ha sempre goduto delle piccole cose che la vita gli dava: la famiglia, due chiacchiere con gli amici e un bagno caldo a fine giornata, il suo rito immancabile. Se ne è andato via all’improvviso, questo ci ha sconvolto, ma lui avrebbe voluto che andasse così», conclude l’amica.
Venerdì sera, 28 aprile, gli amici hanno tenuto un momento di ricordo per Alberto, in un prato di Arquà Petrarca a lui molto caro. Il funerale sarà celebrato martedì 2 maggio alle 15 nella chiesa di Meggiaro, nel quartiere in cui il 53enne viveva con i genitori. Alberto lascia il papà Paolo, la mamma Annarosa, la sorella Alessandra e la compagna Svetlana con Orlando.
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