Elezioni comunali 2023 / Ecco i 10 Comuni al voto in provincia di Padova, 23 candidati sindaco: le sfide
Il 14 e 15 maggio rinnovo delle amministrazioni per più di 78.500 padovani. Sei sindaci cercano la riconferma, in un caso c’è una sola lista
Nicola Cesaro
I numeri, come spesso accade, raccontano bene il momento storico. E il numero forse più carico di significato di questa nuova tornata elettorale è quello dei candidati sindaci in lizza nei 10 Comuni padovani chiamati al voto: 23 in tutti, praticamente due per ogni municipalità. Sono lontanissimi i tempi in cui la competizione elettorale vedeva schierate quattro, cinque o sei liste per ogni Comune: ora a fatica l’amministrazione uscente trova un gruppo sfidante (basti guardare Galzignano Terme, ennesimo Comune mono-lista nel Padovano) e con altrettanti limiti si trovano i candidati consiglieri da mettere nella scheda. Si dia un occhio alle liste depositate sabato 15 aprile: molte si fermano al limite minimo di candidature imposto dalla legge, di certo non si sgomita per sedersi in consiglio comunale. In tutto sono 23 i candidati sindaci che confideranno nella fiducia dei concittadini, appoggiati da 27 liste totali.
Un padovano ogni dodici
Un po’ di numeri in vista del voto del prossimo 14-15 maggio. I Comuni chiamati al voto sono 10: il più popoloso è Piove di Sacco, con oltre 20 mila abitanti, quello con meno residenti è Megliadino San Vitale, che a cinque anni dalla mancata fusione con Borgo Veneto sfiora i 1.800. In tutto sono poco più di 78.500 i cittadini padovani che tra un mese vedranno rinnovati gli organi di governo comunali, l’8,5 per cento dell’intera provincia. Conti alla mano, un padovano su dodici aspetta di conoscere il nuovo sindaco o di confermare l’uscente. A proposito di riconferme, sono 6 i Comuni in cui il primo cittadino attuale prova a chiedere altri cinque anni di governo: Agostini a Mestrino, Volponi a Maserà di Padova, Cecchinato a Casalserugo, Sigolotto a Borgo Veneto, Bentani a Solesino e Masin a Galzignano Terme. In tutti gli altri Comuni, vada come vada, la fascia tricolore andrà a un volto nuovo.
L’anagrafica, dai 72 ai 36 anni
Un occhio all’anagrafica. Mario Fiorindo, candidato sindaco a Mestrino, con i suoi 72 anni è l’aspirante sindaco più anziano tra i 23 in lizza: supera di poco Giampaolo Novello, due anni più giovane, che corre a Villanova di Camposampiero. Proprio in questo Comune dell’Alta si sfidano invece i due con meno anni sulla carta d’identità: Sarah Gaiani, 36 anni, e Giacomo Favaro, 38. Si contano letteralmente su una mano le donne, 5 in tutto, quinti un quinto del totale, e in 5 Comuni la competizione vede esclusivamente figure maschili.
I confronti degni di note
Politicamente parlando, l’attenzione è tutta su Piove di Sacco, settimo Comune padovano per popolazione, dove finisce l’era di Davide Gianella (che spera nella continuità con Lucia Pizzo). Teoricamente è l’unico caso che potrebbe prevedere un ballottaggio: visti i due soli candidati, il rischio di un secondo turno è tuttavia scongiurato. Piove è anche uno dei pochi Comuni dove compaiono nei simboli elettorali dei riferimenti di partito: Lega e FdI sono presenti con liste proprie per sostenere Paolo Mazzetto. C’è solo un’altra sfida elettorale in cui l’appartenenza politica è dichiarata nei simboli: a Solesino, Lega e FdI compaiono nella lista di Luana Levis. Qui la campagna elettorale è cominciata da mesi, almeno da quando la stessa Levis è stata estromessa dalla giunta dell’uscente Elvy Bentani, con tanto di ricorso all’autorità giudiziaria. Completa il quadro l’ex assessore Andrea Garavello, civico ma vicino al centrosinistra. Si va al voto dopo qualche scombussolamento politico anche a Codevigo e a Mestrino (dove i vicesindaci uscenti si sono dimessi per correre in proprio), a Borgo Veneto (dove la Lega ha voltato le spalle alla civica di centrodestra di Michele Sigolotto per sostenere Christian Finetto) e a Megliadino San Vitale, dove pesa ancora la mancata adesione alla fusione di cinque anni fa. Qui termina l’era-Mizzon: dopo due mandati di Silvia, arrivata dopo la sorella Barbara, il cognome sparisce dalle liste. Degno di nota il caso Galzignano, con il solo sindaco Riccardo Masin a proporsi alle urne: è l’ennesimo Comune padovano che, quorum permettendo, avrà un governo cittadino senza alcuna opposizione.
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