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A Padova presenze di turisti più basse che nel 2019. Ma a Pasqua è già boom di prenotazioni

La città del Santo si ferma a 1,6 milioni di visitatori, meno 15% rispetto all’ultimo anno pre-Covid: «Però stiamo recuperando»

Claudio Malfitano
Aggiornato alle 1 minuto di lettura

Turisti davanti alla Basilica del Santo

 

C’è un gap del 15% ancora da recuperare rispetto al pre-Covid: lo dicono i dati definitivi del 2022 elaborati dal sistema statistico regionale. Padova infatti lo scorso hanno ha totalizzato 1,4 milioni di presenze mentre nel 2019 era arrivato a 1,6 milioni. In termini assoluti si tratta di 248.636 turisti in meno, che corrispondono a un 15% di delta negativo rispetto a tre anni fa.

In provincia ci sono alcuni segnali positivi che arrivano dalla Terme e soprattutto dai piccoli centri. L’assessore al turismo di Padova Andrea Colasio non è per nulla preoccupato: «Sono assolutamente certo che quest’anno supereremo i livelli pre-pandemici. D’altronde i segnali per il periodo delle festività pasquali sono nettamente positivi».

Le presenze nel Padovano

Se Padova chiude il 2022 con un 15% in meno rispetto al pre Covid e Abano limita le perdite al 4%, ci sono territori che sentono ancora il colpo della pandemia. Tra i grandi centri ci sono sicuramente Monselice che è ancora a meno 41%, ma anche Selvazzano con meno 28%, Camposampiero con meno 25% e Este che ha un deficit negativo del 24%.

Discorso a parte per l’area termale: se Abano ha quasi recuperato il numero di presenze che aveva prima della pandemia, questo non è accaduto a Montegrotto dove c’è ancora un 17% in meno e in misura ancora maggiore a Galzignano – dove ci sono numerosi stabilimenti termali oltre che il ricco mondo del golf – che resta con un 32% in meno di presenze rispetto al 2019.

Veniamo alle note positive: il Comune che ha guadagnato di più rispetto al 2019 è stato Noventa che ha raddoppiato il numero di presenze, anche se si tratta di appena 12 mila persone. Tra i centri più grandi che hanno già virato verso il segno positivo ci sono Villafranca (18%), San Giorgio in Bosco (11%) e Baone (8,7%).

La novità del 2022 è un incremento di presenze soprattutto nei piccoli centri come Pontelongo, Cervarese, Campo San Martino, Correzzola e Piazzola.

I segnali per la Pasqua

Il dato delle presenze comunque non preoccupa la città del Santo, che beneficia del traino dell’Urbs Picta e del sigillo Unesco per attirare sempre più visitatori: «I segnali sono molto buoni, per Pasqua si va davvero verso presenze che superano di gran lunga il 2019. Ce lo dicono gli studi sul posizionamento social di Padova e il sentiment verso la città: siamo considerati una vera e propria città d’arte», spiega Colasio.

Ed in effetti tra le buone notizie si può inserire lo studio realizzato da Preply sulle città italiane più apprezzate dai visitatori: Padova è al 12esimo posto in Italia con una percentuale del 90,2% di recensioni on line positive. 

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