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A Cadoneghe venti pali della luce manomessi per derubare le auto in sosta

La banda dei pezzi di ricambio ha causato un danno notevole alla rete pubblica. Il sindaco: «Hanno tagliato i fili. L’interruzione di servizio è un reato penale»

Cristina Salvato
2 minuti di lettura

La nuova inquietante frontiera dei furti nelle auto ha raggiunto un nuovo livello, che peraltro ormai non è nemmeno così raro: per garantirsi un’oscurità adeguata per agire indisturbati e mettere fuori uso la videosorveglianza, i ladri adesso manomettono i pali della pubblica illuminazione, causando l’interruzione di un pubblico servizio e gravi e costosi danni al Comune. «Questa volta hanno veramente esagerato – commenta il sindaco Marco Schiesaro –.

Non solo hanno rubato pezzi di ricambio smontandoli dalle auto parcheggiate, ma hanno anche manomesso gli impianti di illuminazione pubblica per poter agire indisturbati e protetti dall’oscurità della notte. Si tratta di ladri esperti, che hanno preso di mira il nostro territorio».

Nel corso della notte hanno sventrato tre auto diverse, macchine di grossa cilindrata come Audi, due che si trovavano parcheggiate in strada e una dentro un giardino. Hanno tolto i fanali e infranto i finestrini per rimuovere cruscotti e volanti: un’auto si trovava in via Giotto a Bragni, un’altra in via papa Giovanni Paolo II e la terza in via Guido Franco a Mejaniga.

Nel tam tam che ne è scaturito anche sui social c’è chi racconta che a Isola di Torre hanno devastato una Bmw, rubando per la seconda volta fanali, volante, cruscotto e tutto l’interno. Danni ingenti per i proprietari delle vetture che hanno scoperto di essere stati derubati soltanto ieri mattina, quando sono scesi in strada per andare a lavorare. E hanno dato l’allarme.

«Quando al mattino ho riacceso il telefono sono arrivate decine di messaggi – prosegue Schiesaro – dai cittadini derubati e dai vicini che mi informavano di quello che era accaduto nel corso della notte. Insieme a questi c’erano pure diversi messaggi di gente che segnalava le vie completamente al buio». Andando a controllare si è scoperto che lungo le tre strade dove erano avvenuti i furti erano stati tagliati i fili dei pali della pubblica illuminazione, uno dietro l’altro, lungo tutte le vie, che erano piombate quindi nell’oscurità, agevolando l’operato dei ladri.

«Siamo rimasti sconcertati – aggiunge il sindaco – e allibiti nel ritrovare almeno una ventina di pali della pubblica illuminazione con la scatola di derivazione sventrata e i fili recisi. Un danno enorme, sia perché siamo stati costretti a far intervenire la ditta che si occupa della manutenzione della luce stradale, sia perché interrompendo l’energia elettrica non funzionano nemmeno più le telecamere, rendendo vano l’ingente investimento e un sistema che si rivela utile a garantire la sicurezza. Senza contare che con le strade buie diminuisce la visibilità, con il rischio di causare anche degli incidenti stradali».

Chiude indignato e amareggiato il sindaco: «Ieri mattina abbiamo fatto intervenire la ditta a riparare il danno, ma in ogni caso dobbiamo prendere atto che siamo di fronte a un nuovo fenomeno, che va oltre al mero furto, già grave in sé, ai danni delle auto. Si profila in questo caso un reato penale, di interruzione di pubblico servizio. Se continueranno in questo modo e se il fenomeno diventerà dilagante, prevedo danni gravissimi e la difficoltà a farsi riparare in tempi celeri i lampioni danneggiati». 

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