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Tram a Padova, c’è il via libera della Soprintendenza al Sir2

Positivo il parere sulla valutazione ambientale della terza linea, da Rubano a Vigonza: «C’è basso rischio archeologico»

Claudio Malfitano
Aggiornato alle 1 minuto di lettura

«Il percorso incide quasi esclusivamente sulla viabilità esistente, senza introdurre significative interferenze dirette sul patrimonio culturale». Via libera alla terza linea del tram dalla Soprintendenza: c’è l’ok per il progetto definitivo del tracciato Rubano-Vigonza, che attraversa da est a ovest la città. È arrivato nei giorni scorsi infatti il parere di «non assoggettabilità» alla Via, la valutazione di impatto ambientale, firmato dal soprintendente Vincenzo Tiné. Non ci sono trasformazioni rilevanti rispetto al «precedente e analogo procedimento del 2005», è la considerazione effettuata negli uffici di via Aquileia. Le tre linee di tram della rete Smart infatti rispecchiano esattamente quelle ipotizzate dal piano della mobilità dei primi anni 2000, che aveva già superato numerosi passaggi amministrativi.

La tutela necessaria

La Soprintendenza ha dunque analizzato l’opera secondo la necessaria tutela paesaggistica, monumentale e archeologica. «La quasi totalità del percorso andrà ad insediarsi lungo sedimi stradali già esistenti senza introdurre alterazioni sostanziali all’assetto viabilistico, soprattutto per quanto interessa le porzioni di maggiore sensibilità architettonica di attraversamento del centro storico urbano», fa presente il parere firmato da Tiné. Con la riserva però di valutare meglio l’impatto nei futuri procedimenti autorizzatori, anche con la possibilità di inserire «eventuali correttivi volti ridurre l’incidenza e a migliorare l’inserimento delle opere programmate nel contesto». Nel percorso del Sir2 infatti ci sono alcuni passaggi delicati soprattutto quando il tram arriverà in centro storico: dal passaggio a Porta Savonarola con l’attraversamento delle mura cinquecentesche fino all’inserimento del contesto razionalista su piazza Insurrezione.

Il rischio archeologico

La Soprintendenza ha analizzato anche il rischio archeologico, valutando però che «risulta alleggerito» dal fatto che si scavi molto poco (circa un metro) lungo strade che sono già state indagate nel corso del tempo. E che per il tratto di corso Garibaldi - corso del Popolo - piazzale Stazione – «altamente critico per la prossimità dell’Arena romana» – il tram viaggerà sulla linea esistente e gli unici lavori previsti sono quelli per l’adeguamento delle fermate per i mezzi a quattro casse, anziché a tre come quelli della prima linea. Ciò nonostante la Soprintendenza prefigura già adesso la necessità di sottoporre tutti i lavori di scavo «ad assistenza archeologica continuativa da parte dei archeologi professionisti». Con un’ulteriore precisazione: «Si sottolinea che il rinvenimento di strutture antiche di importante interesse potrebbe condizionare la realizzabilità delle opere in oggetto o richiedere eventuali varianti, nonché dare luogo a ulteriori misure di tutela».

Un via libera dunque che lascia comunque aperti molti punti interrogativi. Ma che consente all’iter amministrativo del Sir2 di proseguire spedito – visto anche il finanziamento con fondi Pnrr –: entro la fine dell’anno dovrebbero essere appaltati i lavori.

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