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Villetta esplosa a Sant’Urbano: all’origine della tragedia forse un malfunzionamento del piano cottura

Nell’esplosione ha perso la vita Alina Crenicean, 36 anni, mamma di due bambini. Incendio, crollo e omicidio colposo sono le ipotesi di reato formulate della Procura di Rovigo

Nicola Cesaro
Aggiornato alle 1 minuto di lettura

Incendio, crollo e omicidio colposo sono le ipotesi di reato formulate della Procura di Rovigo, che ha aperto un fascicolo sull’esplosione della villetta di Sant’Urbano, avvenuta domenica mattina e in cui ha perso la vita Alina Crenicean, 36 anni, mamma di due bambini. E ancora, alla base dell’incidente pare esserci un malfunzionamento dell’alimentazione al piano cottura.

Il procuratore della Repubblica di Rovigo, la dottoressa Manuela Fasolato, ha informato che la Procura della Repubblica di Rovigo procede contro ignoti in fase di indagini preliminari per ipotesi di reato, «allo stato, di cui all’art. 449 cp in relazione all’art. 423 cp e 434 cp ( incendio, crollo e altro disastro colposi) e art.589 c.p. (omicidio colposo) relativamente al decesso di Alina Crenicean e alle lesioni dei suoi familiari in seguito alla esplosione con conseguenti incendio e crollo verificatesi in data 26 marzo nell’immobile in cui la famiglia abitava in Sant’Urbano».

L’immobile è stato sequestrato per poter accertare con attività investigative di natura tecnica la causa dell’esplosione e del conseguente crollo, completando i rilievi tecnici anche sull’impianto di alimentazione a gas del piano cottura che, sulla scorta dei primi accertamenti, segnala sempre la Procura, appare essere stato origine dell’evento.

Giovedì prossimo sarà effettuata l’autopsia sulla salma della 36enne.

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