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Pesca di carpe in Prato della Valle, scoppia la polemica: «Questo è degrado»

Un uomo con la canna nel canale dell’Isola Memmia. Arcoraci: «Vogliamo riqualificare la piazza e farla rivivere»

Alice Ferretti
2 minuti di lettura
Il pescatore con canna in mano davanti al canale dell’Isola Memmia 

Dalle risse tra ragazzini alla pesca di carpe, lo scenario è sempre lo stesso: Prato della Valle. Giovedì mattina, poco prima delle 10, una signora che tutti giorni per andare al lavoro passa per quella che è una delle più grandi e belle piazze d’Europa, ha immortalato una scena a cui non credeva avrebbe mai assistito. «Ho strizzato bene gli occhi prima di realizzare che quello che vedevo stava succedendo veramente»: un uomo con una canna da pesca in mano, in piedi sul bordo del canale che circonda l’isola Memmia, stava pescando carpe, i pesci che popolano quel corso d’acqua.

Un comportamento che è passibile di una multa di 100 euro, è vietato infatti pescare all’interno delle mura Cinquecentesche, e che ha attirato l’attenzione dei tanti passanti, alcuni dei quali hanno anche scattato delle foto che nel giro di poche ore hanno fatto il giro della rete aprendo un acceso dibattito e suscitando diverse polemiche.

Le posizioni

Sulla pagina Facebook “Sei di Padova se...” l’immagine ha scatenato numerosissime reazioni. C’è chi non si scandalizza più di tanto e chi, la maggior parte, apostrofa il fatto come “indegno”.

C’è chi dice: «Che cosa c’è di strano? basta che poi rilascino il pescato». Chi polemizza: «Vedere pescare no, ma gli spacciatori che dilagano quello sì che va bene. Santa ipocrisia». Chi ricorda i tempi in cui in Prato si pescava: «Nel 1972 prima di tornare a casa da scuola, la Todesco, mio fermavo a pescare. Si prendevano carpe e pescigatto, che poi mettevo in una grande vasca di acqua pulita a “spurgare”. Altri tempi». E chi pubblica una pagina di giornale del 1975 dove compare una foto con una serie di pescatori lungo il canale dell’Isola Memmia. Si trattava di una competizione sportiva tra 400 cannisti, che per un giorno hanno reso Prato della Valle “L’isola dei pescatori”.

Ma c’è anche chi si indigna e sono la maggior parte: «Pescare in Prato della Valle anche no», «C’è del disagio», «È vietata la pesca all’interno delle mura, si rischiano multe salate».

Il comitato di Prato della Valle

Proprio in questi giorni è nato il comitato “Pro Prato della Valle rinasce”, gruppo fondato sulla volontà di definire in tempo breve un riassetto generale della piazza. «Direi che la pesca non era proprio la cosa che stavamo pensando per Prato della Valle e direi che l’episodio si inquadra nel fenomeno del degrado», esordisce Sebastiano Arcoraci, presidente del comitato. «Uno dei problemi di questa bellissima piazza, troppo a lungo trascurata, è che non c’è un regolamento, come accade invece in tante altre piazze di pregio, un esempio Campo dei Fiori. Questo vuol dire che domani mattina chiunque può venire qua e fare qualsiasi cosa. Per questo proporremo un regolamento».

L’intento del comitato è quello di riqualificare l’area. «La vorremmo considerare un agorà vera e propria, il simbolo della patavinitas, mentre adesso a causa di scelte non fatte questo luogo sembra non appartenere a nessuno, se non a qualche baby gang che si trova qui per fare le risse», continua Arcoraci. «Manca una programmazione annuale degli eventi, che vorremmo fossero di qualità per una piazza da vivere. Ci auguriamo di raggiungere questi obbiettivi con l’appoggio dell’amministrazione».

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