
Padova, sit-in a sostegno dei sindaci che riconoscono i figli di coppie gay
«Quello che chiediamo è che i sindaci continuino a trascrivere gli atti relativi ai figli di coppie omosessuali, e che non si facciano intimorire da queste circolari che non hanno valore di legge e non sono vincolanti». A questo appello si sono riuniti mercoledì sera, 22 marzo, sotto a Palazzo Moroni a Padova, circa 20 giovani attivisti per la manifestazione di protesta organizzata dalla rete dei Radicali di Padova. Presenti non solo realtà legate alla comunità Lgbt+ ma anche alle correnti politiche di centro sinistra +Europa e Psi. «Ci teniamo a sottolineare che la decisione del ministro di trasmettere questa sentenza alle prefetture è una mera decisione politica, perché non sempre le sentenze della Cassazione vengono inviate a tutte le prefetture chiedendo che siano applicate. È a discrezione del ministro degli Interni quali far applicare: e in questo caso è stata fatta una precisa scelta politica discriminatoria», ha detto nel corso degli interventi Irene Zambon, portavoce dei Radicali Padova. (testo Edaordo Fioretto, video Agenzia Bianchi)
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