Plateatici “Covid” scaduti in centro a Padova. Gli esercenti: «Chiediamo risposte»
Cinquecento licenze in attesa di rinnovo: i baristi sollecitano la conferma. Bressa: «Ci stiamo lavorando, manca personale»
felice paduano
I tavolini in piazza dei Signori
Sono scadute a dicembre le concessioni Covid dei plateatici dei locali, esistenti da tre anni. Come richiesto dalla nuova normativa nazionale del settore, che si accavalla a quella comunale, entro maggio devono essere rinnovate 500 concessioni.
La corsa contro il tempo dei gestori
È una corsa contro il tempo perché ogni singolo gestore deve inviare all’ufficio Commercio le planimetrie richieste e deve attendere la risposta da parte del Comune dopo il controllo da parte di un delegato del settore mobilità che verifica se i tavolini creano problema alla viabilità.
Poi resta il problema del parere della Soprintendenza perché non si sa ancora se l’accordo con il Comune, specialmente quello per piazza dei Signori, venga prorogato oppure modificato “al ribasso” come chiedono i residenti. Gli esercenti che lamentano ritardi nelle risposte e la persistente, conseguente, incertezza sull’attività.
«Ho bisogno di programmare tutto il periodo della primavera-estate», spiega Tony Ymeray, titolare del Gancino in piazza Duomo e del bar Caramel, in piazza delle Erbe, «Ho già speso soldi per la domanda presentata in Comune, ma fino ad oggi non ho avuto risposte. Devo programmare anche il numero di personale di cui ho bisogno. La nuova normativa la trovo molto complicata. Che bisogno c’era di queste nuove regole?».
Le previsioni dell’Appe
Il direttore dell’Appe Filippo Segato: «Nessuna critica all’operato del Comune», osserva, «So che c’è stato un incontro con il nuovo Soprintendente Vincenzo Tiné e so che l’assessore al Commercio Antonio Bressa sta facendo il possibile per portare avanti le esigenze dei baristi e dei ristoratori. Credo non ci saranno cambiamenti rispetto all’attuale situazione da parte del soprintendente Tiné.
Ma gli esercenti continuano ad essere preoccupati per i tempi lunghi con cui vengono rinnovate le concessioni e per il clima generale sui plateatici che si è creato in città negli ultimi anni.
Come mai nelle altre città d’arte non c’è alcun problema quando un gestore utilizza per il proprio plateatico gli ombrelloni e le fioriere, mentre a Padova l’atteggiamento è diverso? I tavolini abbelliscono e riqualificano le vie e le piazze della città e non devono essere considerati, invece, elementi da evitare sostenendo che coprono la visione dei monumenti».
La risposta del Comune
Immediata la risposta dell’assessore: «Gli esercenti devono avere solo un po’ di pazienza», spiega al riguardo Antonio Bressa, «Solo in queste settimane stiamo esaminando 200 pratiche. Non è colpa del Comune se è cambiata la normativa generale e se abbiamo pochi uomini a disposizione. Stiamo lavorando alacremente anche per migliorare il rapporto tra i singoli gestori e l’assessorato. Le nuove concessioni saranno valide per 5 anni. Solo per i locali che si trovano nelle tre piazze del centro storico (Signori, Erbe e Frutti) la durata sarà invece annuale».
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