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Clienti bloccati per tre ore nell’ascensore dell’hotel

Paura all’hotel All’Alba di Abano: intrappolati quattro turisti. A liberarli ci hanno pensato i vigili del fuoco

Federico Franchin
1 minuto di lettura

I mezzi dei vigili del fuoco davanti all'hotel All’Alba 

 

Per quasi tre ore intrappolati all’interno di un ascensore dell’albergo. È stata una mattinata avventurosa, se non di passione, lunedì 20 marzo, per quattro clienti dell’Hotel All’Alba, albergo a quattro stelle di via Flacco di Abano Terme. Per i quattro turisti sono state ore di apprensione, vissute intensamente.

Non erano ancora le 9 del mattino quando è scattato l’allarme per un ascensore bloccato tra il piano terra e il primo piano della struttura termale di proprietà della famiglia Scappini.

«Ci siamo immediatamente attivati», racconta il titolare dell’albergo, Luca Scappini. «Abbiamo cercato di confortare i quattro turisti rimasti intrappolati nell’ascensore e abbiamo chiamato la ditta che ha in gestione il servizio nel nostro hotel. Ditta che poi ha goduto anche del prezioso supporto dei vigili del fuoco».

I pompieri sono arrivati immediatamente con un paio di mezzi. Mezzi parcheggiati di fronte all’ingresso dell’albergo. Cosa che ovviamente ha attratto l’attenzione non solo dei turisti alloggiati in hotel, ma anche dei passanti. «Cosa sarà successo all’Hotel All’Alba? Un incendio?», si chiedevano in molti passando per via Flacco. «Abbiamo ovviamente cercato anche di rassicurare il resto della clientela», spiega ancora Scappini.

«Non c’era alcun pericolo per i clienti e gli altri ascensori funzionavano perfettamente». Con un macchinario specifico la ditta e i pompieri, giunti dal distaccamento di via Barovier di Abano, hanno un po’ alla volta disincastrato l’ascensore, rimasto totalmente bloccato esattamente a metà tra i due piani.

«Ci è voluta tanta pazienza. I clienti fortunatamente non sono andati in panico e sono rimasti tutto sommato tranquilli. È chiaro che non è una situazione bella da vivere, ma purtroppo dei guasti possono succedere».

Poco prima delle 12 la lieta notizia: l’ascensore è stato rimesso in funzione e i quattro malcapitati sono riusciti ad uscire. Per loro ore intense, di spavento, ma come si dice in questi casi, tutto è bene ciò che finisce bene. «Ci siamo scusati per il disguido», conclude il titolare. 

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