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Ucraina, Oleh muore a 32 anni in guerra: per anni aveva abitato a Padova

Era partito per la patria l’estate scorsa: è stato ucciso da un colpo di mortaio a Bahmut

Aggiornato alle 1 minuto di lettura

Oleh “Aleksey” Dozydenko, 32 anni

 

«La follia umana della guerra ha portato via un ragazzo e ci ha tolto un componente della nostra famiglia. Sappiamo che, anche se non sarà a vederci a Terraglione, anche se per telefono non riusciremo a contattarlo, Alek starà tifando per la banda Gialloblù».

Usa queste parole la società di calcio Asd Vigodarzere per annunciare un terribile lutto: Oleh “Aleksey” Dozydenko, cittadino ucraino di 32 anni, è morto per un colpo di mortaio a Bahmut, mentre trasportava alcuni feriti su di un’auto blindata.

Il 32enne, ucraino di nascita, ha vissuto per quindici anni a Padova. Era arrivato nel 2004 e aveva vissuto a lungo in piazza De Gasperi, tanto da aver studiato anche all’istituto superiore Marconi.

Da qualche tempo si era trasferito a Rovigo e proprio in Polesine aveva trovato lavoro per Amazon. L’estate scorsa era dunque partito per l’Ucraina, per difendere la propria patria dall’attacco russo.

La sua famiglia oggi vive a Vicenza.

«Alek qualche anno fa indossó i colori gialloblù del Vigodarzere. I percorsi di vita hanno diviso le strade, ma in un modo o nell’altro i contatti si sono sempre mantenuti», scrivono dalla società di calcio della Cintura padovana. «Questo siamo: una famiglia, in cui, qualche volta, come in ogni situazione della vita, qualcosa non va come si vuole, ma il gioco, il divertimento e importanti valori ci tengono uniti. Anche a distanza di tempo».

La gara di questa sera di calcio Open e Over del Csi Padova tra il Vigodarzere e il Fenice Caselle ha osservato per Alek un minuto di silenzio.

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