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Travolge due pedoni con la moto da cross e fugge, poi si costituisce: denunciato

Incidente a Vighizzolo. Una donna ha riportato la frattura del perone, un ragazzo un trauma alla caviglia: il pirata viaggiava senza la targa

Giada Zandonà
Aggiornato alle 2 minuti di lettura

Il punto dell’investimento dei pedoni (foto Zangirolami)

 

Ha ferito due persone travolgendole con la sua moto da cross e poi è fuggito. Ora l’uomo, residente a Vighizzolo d’Este, si scusa e dice «di aver compiuto una grande sciocchezza», ma è stato denunciato per omissione di soccorso e lesioni.

Si è costituito martedì 14 marzo in caserma dei carabinieri di Sant’Urbano il pirata della strada di 37 anni che sabato pomeriggio ha ferito una donna che ha riportato la rottura del perone e diversi lividi mentre un ragazzo ha subito un trauma alla caviglia e contusioni. Una tranquilla passeggiata sull’argine pedonale del fiume Frassine di Vighizzolo si stava per trasformare in tragedia a causa del transito di un motociclista che a folle velocità stava percorrendo una strada arginale molto stretta, riservata ai pedoni ed alle bici.

I residenti di via Valli, la strada a ridosso dell’argine avevano notato già da qualche settimana una moto da cross di colore giallo che percorreva ad alta velocità la strada arginale creando una situazione di pericolo e per questo avevano avvisato le forze dell’ordine e il Comune.

Le vittime

«Sono molto dolorante e conscia che poteva finire molto peggio» racconta la donna investita che anche martedì ha dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso. La vittima stava passeggiando sull’argine con la sua famiglia quando alle sue spalle è sopraggiunta la moto che l’ha colpita facendola cadere a terra, mentre il centauro è rovinato lungo le sponde del canale con la sua moto. Nemmeno il tempo di capire cosa stesse accadendo: il motociclista è risalito in sella per darsi alla fuga.

«Abito a pochi metri dall’argine ed ero in giardino quando ho visto una moto passare ad alta velocità e dopo mezzora l’ho sentita di nuovo» racconta l’altro ragazzo investito «Dopo poco vedo sull’argine alcune persone che urlando e chiamano i soccorsi, e così sono salito sull’argine per capire ed aiutare. Ho visto una donna a terra dolorante ed un giovane che stava cercando di risalire sulla moto» continua il residente «Le altre persone presenti cominciano ad urlare al motocrossista di non scappare. Ho provato a bloccarlo mettendomi in mezzo alla strada, ma lui è ripartito e con la ruota posteriore mi ha schiacciato la caviglia».

La dinamica

Sul posto era presente anche il vice sindaco di Vighizzolo David Girotto, allertato dai residenti: «Mi avevano chiamato perchè ancora una volta avevano visto la moto sfrecciare e così, dopo aver avvertito la polizia municipale sono salito in auto per capire cosa stesse succedendo».

Dopo qualche ronda vicino all’argine Girotto nota la presenza della moto sul sentiero a ridosso del Frassine ed assiste all’investimento della donna: «Una frenata, un tonfo, la ragazza che urla e vola in aria ed il motociclista che cade giù per l’argine. Una scena terribile. Mi sono precipitato a dare soccorso ed ho chiamato il 118 e i carabinieri».

Il centauro si rialza subito da terra e mette in piedi la sua moto: «Ho visto che stava bene e l’ho rimproverato per il suo comportamento. Mi ha risposto che non sapeva che non si potesse transitare in moto in una pista ciclo pedonale, assurdo. Ma la cosa più assurda che ha fatto è stata quella di scappare» continua con amarezza Girotto «La moto inoltre era priva di targa. Con alcuni cittadini che hanno assistito alla fuga, abbiamo provato a rintracciarlo, per dare la posizione ai carabinieri, ma non ci siamo riusciti».

Il pentimento

Il vice sindaco lunedì ha fatto una segnalazione al suo ufficio tecnico e al responsabile della viabilità della Provincia per chiedere delle misure che vietino il transito ai mezzi motorizzati sui sentieri e sulle strade dedicate alla mobilità dolce. Le indagini dei carabinieri grazie alle immagini delle telecamere, avevano identificato il responsabile, ma qualche ora prima che si recassero nella sua abitazione, il giovane si è costituito.

«Ho fatto una grandissima stupidaggine» racconta il ragazzo «Andrò a scusarmi di persona con la donna ed il giovane. So che le scuse varranno poco, ma sono pentito del il mio comportamento, chiedo scusa». 

Gli è stata comunque ritirata la patente e sequestrata la moto, che non era immatricolata ed era priva di assicurazione.

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