Con il tram 10 mila auto in meno a Padova e cintura. Previsto un aumento del 27 per cento dei passeggeri
Lo studio trasportistico inserito nel progetto definitivo del Sir2: «Evidenti benefici sui flussi di traffico e contro lo smog»
Claudio Malfitano
Il progetto di previsione prevede un aumento di quasi un terzo dei passeggeri
Quasi 10 mila auto in meno sulle strade nelle ore di punta, il 27% di passeggeri in più per il trasporto pubblico rispetto alla situazione attuale, con evidenti benefici in termini di snellimento dei flussi di traffico e riduzione dell’inquinamento atmosferico.
È quanto emerge dallo studio trasportistico inserito nel progetto definitivo del Sir2, la terza linea del tram da Rubano a Vigonza. Quella che completa il sistema “Smart” con i tracciati che permettono di intersecare ben 8 linee diverse per ampliare la mobilità pubblica cittadina.
Tanti gli elementi positivi che giustificano l’investimento di 335 milioni di euro da fondi statali (238 dei quali dal Pnrr europeo). Ma non mancano neppure i nodi critici da risolvere.
La mappa del progetto
I benefici del tram
C’è anche un risparmio di tempo stimato in 5 minuti a passeggero nei calcoli effettuati dai progettisti. Modelli matematici che permettono di stimare l’impatto del tram sulla mobilità del futuro.
Ma non solo in termini numerici: «Con riferimento alla parte centrale del tracciato, quella che interessa il centro storico – si legge – si potranno avere ulteriori benefici in termini di valorizzazione della vocazione pedonale delle aree, andando a creare le condizioni per una coesistenza sicura e integrata tra l’utenza pedonale e i mezzi in transito a servizio della rete tranviaria».
«Relativamente alle restanti parte del tracciato, la linea ovest verso Rubano garantirà una migliore accessibilità per il bacino ovest (zone Colli e Terme) all’area di Padova – prosegue – Mentre il ramo est, oltre a collegare importati poli di interesse pubblico (ospedale, università, zona commerciale est), permetterà all’area periurbana di Ponte di Brenta, Vigonza e aree contermini di usufruire di un servizio pubblico più efficiente».
Il nuovo ospedale
Lo studio poi fa alcuni focus su elementi importanti che si collocano nel percorso della terza linea, primo fra tutti il nuovo ospedale di San Lazzaro, a Padova Est.
«Il polo ospedaliero prevede 5 mila nuovi studenti – è la considerazione fatta – Tale domanda polarizza nella zona circa 2.500 studenti all’ora in ingresso nell’ora di punta della mattina, in aggiunta al funzionamento tipico dell’ospedale (operatori e pazienti) per cui sono stimate nello stesso periodo 700 persone all’ora. Si aggiungono a queste 375 persone che potrebbero effettuare spostamenti tra i due ospedali, quello del centro e quello di San Lazzaro».
Un impatto importante che giustifica anche la necessità di potenziare il trasporto pubblico.
L’incognita della ferrovia
Ma il tram, fanno presente i tecnici, potrebbe non bastare: «Altro elemento che interessa direttamente l’asse 2 dell’estensione della rete Sir è la realizzazione della fermata ferroviaria sulla linea regionale Padova-Venezia, in corrispondenza del polo ospedaliero.
La razionalizzazione delle linee di superficie è un tema fondamentale per massimizzare i benefici legati all’introduzione di un nuovo servizio di trasporto».
Peccato però che la Regione proprio pochi giorni fa abbia cancellato il Sistema ferroviario metropolitano (Sfmr) dall’elenco dei lavori pubblici in programma nei prossimi anni.
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