L’ospedale di Cittadella migliora in classifica: lo scrive Newsweek
La struttura è al 72º posto in Italia: guadagna 11 posizioni sul 2022. L’ospedale di Padova è settimo e 103esimo a livello internazionale
Silvia Bergamin
L’ospedale di Cittadella nella “World’s Best Hospitals 2023”, la classifica sulle eccellenze sanitarie della prestigiosa rivista americana Newsweek. La decisione del magazine è arrivata dopo lo studio sviluppato in collaborazione con Statista Inc, società internazionale leader nella raccolta ed elaborazione dati. La classifica dei Best Hospitals – che si trova sul sito web di Newsweek e nell’edizione cartacea – valuta i migliori nosocomi in 27 nazioni, selezionandoli in base a molteplici fattori come: il livello delle cure, la qualità della ricerca, la capacità di attrazione per i professionisti sanitari, il parere di esperti, i risultati delle indagini di soddisfazione sui pazienti, il grado di raggiungimento di standard qualitativi, la sicurezza del paziente, le misure igieniche e la qualità dei trattamenti. Cittadella porta a casa uno score del 73.45%, che la piazza al 72mo posto in Italia, migliorando il piazzamento dello scorso anno: nel 2022, infatti, aveva ottenuto la 83ma posizione con il 69% di punteggio.
Per gli Ospedali Riuniti Padova Sud di Monselice 115esimo posto con il 71.08%.
L’eccellenza nella provincia euganea va però all’Azienda Ospedaliera di Padova: settima a livello italiano con il 81.10%, 103ma nella classifica mondiale, guidata dalla statunitense Mayo Clinic nel Minnesota. Dentro i confini nazionali, il primo posto va invece al il Policlinico Universitario Gemelli di Roma, con il 93.95% di score. All’ombra delle mura il riconoscimento arriva dopo l’avvio dei lavori per la nuova piastra degenze, che prevede un investimento di quasi 50 milioni di euro.
All’ospedale di Cittadella sta avvenendo una sempre maggiore integrazione nella presa in carico del paziente con ictus, dove un gruppo di fisioterapiste afferenti alla Uoc di Medicina Fisica e Riabilitativa ha intrapreso con il personale sanitario della Uoc di Neurologia un percorso di lavoro comune. Obiettivo: coordinare e uniformare tra le diverse figure professionali l’approccio assistenziale e riabilitativo a un paziente complesso e fragile, com’è quello colpito da ictus cerebrale.
Questo cammino comune è iniziato l’anno scorso e ha previsto momenti di formazione teorica e sul campo, nell’ottica di prevenire complicanze, rigidità muscolari e orientare correttamente il paziente verso la successiva riabilitazione.
Facendo proprie le evidenze di studi scientifici di settore, le due equipe stanno lavorando fianco a fianco per favorire il recupero funzionale del malato e ridurre il suo tempo di degenza.
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