Pasqua alle Terme, Abano e Montegrotto si riempiono: già il 65% di prenotazioni
A un mese dal lungo fine settimana di ferie sono settemila le stanze richieste. Poli di Federalberghi: «Ci auguriamo rappresenti la partenza della stagione»
Federico Franchin
Vanno già a mille le prenotazioni per Pasqua negli hotel delle terme euganee. Secondo le prime stime di Federalberghi, ad esattamente un mese dalle festività pasquali, il tasso di occupazione delle camere in quei giorni tocca già il 65%.
Sono settemila le stanze già prenotate. «Ci auguriamo che la Pasqua rappresenti la vera partenza della nostra stagione turistica», spiega il presidente di Federalberghi Terme Abano Montegrotto, Walter Poli. «Siamo soddisfatti, ma ora serve continuità, perché la partenza della stagione è nel complesso abbastanza lenta».
Secondo Federalberghi sono i weekend a fare la parte da leone, con tassi di occupazione delle stanze che sfiora, se non tocca, il tutto esaurito. «La settimana, dal lunedì al giovedì è decisamente in media più calma», osserva ancora Poli. «Il tasso di occupazione delle stanze viaggia attorno al 50%. Sappiamo che nei weekend e nei ponti la destinazione termale funziona molto bene, ma ora serve una distribuzione dell’occupazione meglio ripartita durante la settimana».
Gennaio e febbraio sono tuttavia andati tutto sommato bene per il comparto.
«Partendo dal presupposto che per noi sono tradizionalmente mesi di bassa stagione e minor occupazione, gennaio e febbraio sono mesi che sono andati bene nel complesso. Ci sono stati discreti flussi di clienti, discreti ricavi, ma come già detto molto bene gli affari nel weekend, meno nei giorni feriali. È difficile fare un confronto con il 2019, perché è cambiato il mondo in tutti i sensi, con aperture diverse, clienti diversi e costi diversi, quindi non ha senso fare il confronto mese per mese con il pre Covid».
In attesa dei dati ufficiali, Federalberghi dà quelli parziali relativamente ai primi due mesi del 2023.«Possiamo fare una stima di occupazione media delle camere attorno al 60%. La media scaturisce dall’80-85% di occupazione nei weekend e il 40-50% durante la settimana. Rispetto ad un tempo dipende molto dall’albergo. Le performances di alcune aziende sono molto diverse da altre».
Ecco allora che se per gli hotel di alta categoria, che puntano sul lusso, i dati sono positivi, altrettanto non si può dire per le strutture di categoria più bassa. A proposito, in queste settimane hanno riaperto, ad eccezione di qualche struttura che lo farà da qui al 19 marzo, tutti gli hotel dopo la pausa invernale, che aveva visto rimanere attivo circa il 40% degli alberghi.
Ora si viaggia già attorno al 90%, con le prossime settimane che saranno un continuo crescendo in termini di flussi turistici, sia italiani, che esteri, tedeschi, austriaci, svizzeri e francesi su tutti.
Ancora pochi i clienti russi (quelli che ci sono, la maggior parte, arrivano da altri paesi europei), bloccati dal conflitto con l’Ucraina e dalle sanzioni applicate dall’Ue alla Russia. ––
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