Scuole paritarie, aumento della retta per 15 mila bambini in provincia di Padova
A settembre i rincari dovuti alla crescita dei costi dell’energia e dei prezzi degli alimentari. Ora la stangata per il nuovo contratto nazionale delle maestre e del personale
felice paduano
Aumento delle rette nelle scuole paritarie di Padova
Altri pesanti aumenti per le famiglie dei 15 mila bambini che frequentano le 190 scuole materne paritarie (3-5 anni), in genere parrocchiali, di Padova e provincia. Dal 12 settembre 2022, primo giorno dell’attuale anno scolastico, i genitori hanno dovuto sopportare un rincaro delle rette di 20 euro dovuto per lo più alla crescita dei costi energetici, ma anche all’aumento dei prezzi delle derrate alimentari.
Come aveva preannunciato già a novembre il presidente provinciale della Fism, Mirco Cecchinato, adesso è in arrivo un’altra stangata per le famiglie dovuta alla firma del contratto nazionale delle maestre, degli impiegati e degli ausiliari del settore, che, in tutta Italia sono 40.000 e nella provincia di Padova 2.600.
La sottoscrizione del rinnovo del contratto collettivo, firmato dai sindacati confederali e dalla Fism, comporterà, già a partire dal primo marzo, un aumento medio di 80 euro lordi in busta paga a cui si aggiungono, dal primo settembre, altri 15 euro sotto forma di anzianità per i lavoratori che hanno minimo due anni di servizio. Questo avrà ricadute sulle famiglie: in casa Fism hanno già calcolato che le rette cresceranno di 20 euro nelle 190 scuole materne paritarie.
Per la prima volta dopo decenni, in un solo anno scolastico, i genitori dovranno sborsare 40 euro in più rispetto al periodo pre-Covid. «Naturalmente l’aumento delle rette non sarà uguale in tutte le 190 scuole materne padovane», precisa il presidente della Fism Mirco Cecchinato, «Ogni scuola si regolerà di conseguenza in base alla situazione del proprio bilancio annuale. Ad esempio, ad Albignasego, ci sono otto materne paritarie, di cui due hanno anche i pannelli fotovoltaici. Visto che in questi ultimi due plessi il costo dell’energia è nettamente inferiore rispetto alle altre sei, l’aumento delle rette sarà minore. Stesso discorso per quanto riguarda i contributi pubblici che abbiamo ricevuto dagli enti locali del territorio, tra cui quello dell’attuale amministrazione comunale di Padova, che è di 200 mila euro. In pratica le rette cresceranno meno laddove sono arrivati più contributi da parte dei singoli Comuni».
Sempre Cecchinato analizza gli effetti diretti che avrà il rinnovo del contratto nazionale della categoria: «Mentre i costi dell’energia, per fortuna, stanno ora diminuendo, quelli per il personale sono in crescita», aggiunge il presidente, «C’è una sola strada per venire incontro alle esigenze delle famiglie con figli alle paritarie: i Comuni, la Regione e lo Stato devono dare più contributi. Anche perché non bisogna dimenticare che una scuola paritaria parrocchiale costa solo un terzo rispetto a quella statale».
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