«Ho fatto tutto da solo. L’acido l’avevo comprato al Lando di Conselve. Il telefonino l’ho buttato in un fosso, vicino a casa della mia ex, ora ve lo faccio ritrovare».

Così sabato pomeriggio davanti ai carabinieri che l’hanno convocato in caserma, Stefano Pellegrini confessa di essere lui l’aggressore dell’ex compagna. Dice di essersi sbarazzato del telefono della donna e porta i militari nel luogo dove l’ha gettato. Il telefono c’è ed è completamente distrutto.

A questo punto viene convocato in caserma il pubblico ministero di Rovigo Maria Giulia Rizzo. Pellegrini viene interrogato.

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«Ho aspettato la mia ex alle 22 del 16 febbraio nascosto vicino all’entrata del condominio in cui abita e poi le ho lanciato l’acido sul volto».E ancora: «Lei si è buttata a terra, non ho tentato di farle ingoiare il liquido. Dopo essere stata colpita si è messa a urlare e io sono scappato. Il tutto è durato pochi secondi. Aveva il cellulare tra le mani e stava parlando, gliel’ho tolto e sono scappato, portando con me lo smartphone. Non ricordo se l’ho afferrata o di averla strattonata. Ho preso il cellulare perché al suo interno c’erano tutti i miei messaggi. Io al momento del lancio dell’acido non ho parlato. Non ricordo altri particolari. Dopo che si è gettata a terra sono fuggito».

Questo è ciò che ha detto Pellegrini riguardo all’aggressione del 16 febbraio, specificando anche di essersi disfatto degli indumenti che indossava quella sera gettandoli nell’immondizia.

Visibilmente provato, è poi passato a parlare dei rapporti con la sua ex compagna. Ha spiegato di provare una forte gelosia nei suoi confronti e di nutrire ancora dei sentimenti, motivo per cui la notizia della nuova relazione della donna lo aveva fatto andare «fuori di testa».

«Io volevo rimanere con la mia ex ma mi ha lasciato. Poi si è trovata un nuovo compagno e l’ho saputo il 25 dicembre, dopo che mia madre le chiese conferma della nuova relazione», ha detto Pellegrini agli inquirenti, sottolineando di essersi tolto «un peso» con la sua confessione.

«Ho perso la testa. Dalla scoperta della nuova relazione, ma fin dal primo nuovo compagno, quando mi ha abbandonato sono rimasto molto turbato. A lei dissi, già con il primo nuovo uomo, che non doveva fare le sue cose nella nostra casa».

Il 58enne ha detto che dopo aver saputo della nuova relazione dell’ex ha voluto conoscere il nuovo compagno: «L’ho incontrato e gli ho chiesto se aveva già avuto rapporti e poi abbiamo parlato dei comportamenti della mia ex compagna. L’ho avvertito di prestare attenzione a lei, perché potrebbe accettare attenzioni da altri pur mantenendo i rapporti con lui. Gli ho chiesto un ringraziamento dopo i miei avvertimenti, cosa che però non ho mai ricevuto».

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A fine gennaio l’ex compagna blocca sul telefono Pellegrini. I contatti si interrompono del tutto fino al giorno dell’aggressione. «Dopo il 25 dicembre i rapporti con la mia ex sono cessati. Lei mi ha bloccato telefonicamente verso la fine di gennaio. Io continuavo a chiedere un ringraziamento da parte del nuovo compagno, che non è mai giunto».

Proprio alla fine di gennaio il 58enne aveva incontrato la donna e il suo nuovo uomo in un bar di Solesino. Rivolgendosi a quest’ultimo gli aveva detto: «Tu mi devi ringraziare che io ti avevo avvisato che ti eri messo insieme a una poco di buono e che ti sei portato a casa un debito».

Insomma la nuova relazione della donna pare fosse diventata un’ossessione per Pellegrini, che sempre davanti ai carabinieri ha ammesso: «Speravo che potesse tornare da me. Mi ha fatto molto innervosire questa nuova relazione. Ero geloso, ci tenevo tantissimo a lei, ma dovevo lasciarla andare».