L’Azienda Ospedale Università di Padova è tra i primi 250 ospedali al mondo, 103esima, per la precisione. A decretarlo è l’indagine che Newsweek, la rivista famosa tra le altre cose per le sue classifiche in ambito sanitario, ha realizzato con e la società globale di dati Statista per il 2023.

Una valutazione che parte dalle difficoltà causate dalla pandemia prima e  dall'inflazione e dall'incertezza finanziaria globale, poi.

In tutto il mondo, i principali ospedali stanno affrontando l'aumento dei costi, l'invecchiamento della popolazione e una forza lavoro medica esausta per aver combattuto una pandemia globale.

Tra le caratteristiche dei grandi ospedali, del resto, non ci sono solo cure, ricerca e innovazione di prima classe. E di tutti gli ospedali del mondo, comunque, relativamente pochi possono fare tutte queste cose anno dopo anno. 

Quest'anno sono stati classificati oltre 2.300 ospedali in 28 paesi, incluso uno a Taiwan. Per la prima volta, sono stati classificati tutti i primi 250 ospedali globali e, nel modello di punteggio sono state inserite le intervistate agli ospedali in merito allo stato di implementazione dei loro Prom, questionari standardizzati per misurare la  percezione del benessere funzionale e della qualità della vita dei pazienti. 

Complessivamente, la prima della classe è la Mayo Clinic di Rochester, negli Stati Uniti, mentre a livello italiano, in cima alla classifica si colloca il Policlinico Universitario Gemelli di Roma. Sono solo 5 gli ospedali italiani nella top 100 mondiale e 13 nella top 250. Dopo il Gemelli (38esimo), quindi il Niguarda (60esimo), il San Raffaele-San Donato di Milano e il Policlinico Sant’Orsola Malpighi di Bologna (rispettivamente al 64esimo e 65esimo posto) e l’Istituto clinico Humanitas di Rozzano (89esimo). Appena oltre la posizione numero 100, il Policlinico San Matteo (101) e l’Azienda Ospedale Università di Padova