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La storia dell’oca Martina, che vuole restare libera: destinata a una fattoria didattica, è riuscita a scappare

Dopo le proteste dei residenti per il suo starnazzare in pieno centro a Este, si è cercato di prelevare l’animale. L’intenzione era di trasferirla in una fattoria didattica, ma non ne ha voluto sapere di farsi prendere

giada zandonà
1 minuto di lettura

Gli animali selvatici amano la loro libertà e sono molto furbi e questo lo sa bene l’oca Martina, che è riuscita a sfuggire a tutte le persone che hanno cercato di prenderla. Ieri i pompieri di Este hanno creato una piccola base operativa nel ponte della Porta Vecchia, in pieno centro storico, per cercare di acciuffare l’oca che da mesi, per il suo starnazzare, sta disturbando la quiete dei residenti.

I cittadini avevano presentato al Comune la richiesta che l’animale fosse condotto in un luogo più idoneo. A quasi un mese dalla richiesta l’assessore all’ambiente Loris Ramazzina, nel timore che il problema fosse risolto in modo privato dai cittadini, con metodi poco etici, ha messo in moto una macchina per il recupero dell’animale.

Una squadra di vigili del fuoco, munita di gommone e retino, è scesa nelle acque del canale Bisatto per recuperare l’oca. Ad assisterli anche servizio veterinario dell’Usl e polizia locale, di fronte agli sguardi curiosi di molti cittadini. I vigili del fuoco avevano anticipato all’amministrazione comunale che l’operazione aveva poche speranze di andare a buon fine dato che gli animali selvatici non sono di certo propensi a rinunciare alla loro libertà quando sono nel loro ambiente naturale.

«Martina non è stata presa», conferma Ramazzina. «I pompieri hanno provato per ore ad acciuffarla, ovviamente con metodi che non le avrebbero recato nessun danno, ma nulla, ci guardava quasi divertita».

C’è però una buona notizia, l’oca a causa delle movimentazioni di mezzi e persone potrebbe aver trovato un nuovo luogo in cui vivere con un compagno della sua razza: «Attraverso l’uso del gommone l’animale è stato fatto procedere nelle acque verso Monselice. All’altezza del ponte della Libertà c’è un altra oca della sua specie ed è proprio lì che Martina si è fermata.

Ci auguriamo che grazie alla presenza della nuova compagnia rimanga in quel tratto di canale, dove non disturberà più nessuno».

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