Donna aggredita con l’acido a Sant’Elena: arrestato l’ex, ha confessato sabato
L’aggressione è avvenuta la sera del 16 febbraio ai danni di una donna di Solesino. All’uomo è stata notificata una ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Rovigo

Arrestato il presunto autore dell’aggressione con acido consumata la sera del 16 febbraio ai danni di una donna di Solesino. Si tratta di Stefano Pellegrini, 58 anni, residente a Solesino, ex compagno della vittima che si era detto innocente anche davanti alle telecamere. Ora è agli arresti domiciliari e deve indossare il braccialetto elettronico.
Sabato è andato in caserma dei carabinieri e ha confessato aiutando i carabinieri a ricostruire i fatti di quella drammatica sera. La procura di Rovigo gli contesta le accuse di tentata deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso, un reato previsto dall’articolo 583 quinquies aggiornato con il Codice rosso in difesa delle donne. «Il giorno 16 febbraio 2023, completamente travisato» si legge nell’ordinanza che ha portato all’arresto «gettava sul viso e sul corpo della donna dell’acido muriatico provocandole lesioni gravi con prima prognosi di 60 giorni. La donna riusciva a divincolarsi, chiedendo immediatamente aiuto e così sfuggendo all’aggressione, riusciva a limitare i danni fisici».
Non solo, al 58enne sono contestati altri due reati. Il primo è il furto con strappo, perché dopo aver commesso l’aggressione, al fine evitare di far trovare alle forze dell’ordine i messaggi inviati alla vittima,«sottraeva il cellulare della donna, strappandoglielo dalla mano». E ancora, è accusato di atti persecutori, nei confronti dell’ex compagna: «dal mese di dicembre 2022 a fine gennaio 2023 molestava la donna anche mediante messaggi ingiuriosi e petulanti, poiché per motivi di gelosia, dopo avere scoperto che la medesima frequentava un altro uomo».
Oltre alla confessione, l’uomo ha fatto inoltre individuare il telefono sottratto all’ex compagna.
L’uomo si era sempre dichiarato innocente, in diverse trasmissioni televisive e anche al nostro giornale aveva dichiarato la sua innocenza: «Mi dispiace tantissimo per quello che è accaduto, vorrei poter parlare con lei per chiederle come sta. Sono innocente, non riesco a credere a quello che è successo, a quello che sta succedendo a me». Ma era un castello di bugie.
All’uomo è stata notificata una ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Rovigo su conforme richiesta di quella Procura della Repubblica che ha coordinato le indagini.
L’episodio risale alla tarda serata di giovedì 16 febbraio, quando la donna era uscita con il cane. L’aggressore, secondo la ricostruzione fatta dagli investigatori, le ha buttato l’acido addosso, quindi è scappato facendo perdere le proprie tracce, mentre la donna è caduta a terra; le sue grida hanno richiamato i vicini che hanno chiamato il 118. La vittima ha riportato ustioni giudicate guaribili in 60 giorni per una abrasione oculare.
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