Una comunità sconvolta per un ragazzo di 18 anni che non c’è più e una morte della quale non si riesce a capacitarsi. «Voglio sapere la verità su mio figlio» dice Enrico Zattin, papà di Edoardo che lo piange assieme alla mamma Manuela Borile. Hanno visto partire da casa un figlio che stava bene, in ottima forma, che ha raggiunto la palestra in sella alla sua moto e sono stati avvisati verso le 20.30 di mercoledì scorso che il ragazzo si era sentito male e aveva perso i sensi. Poi la morte arrivata venerdì.

Lecito che i genitori, i familiari, come del resto le centinaia di amici di famiglia, si chiedano perché tutto questo è avvenuto.

Versamento da trauma

La verità sui motivi che hanno portato alla morte del ragazzo verranno stabiliti dall’autopsia. Ma da quanto emerge da fonti dell’ospedale, la vasta emorragia che ha interessato la parte sinistra della testa sarebbe derivata da un trauma. Quando sono arrivati i soccorsi nella palestra di via Umbria, medico e sanitari hanno rianimato il diciottenne. Ma la situazione è parsa da subito molto grave, tanto da decidere per un trasferimento nel meglio attrezzato ospedale di Padova invece che nella vicina struttura di Schiavonia.

Muore a 18 anni dopo un allenamento di boxe a Monselice

Carlo Bellotto Giada Zandonà 24 Febbraio 2023

I medici della Neurochirurgia dopo alcuni esami radiografici hanno deciso in tempi ristretti di operare il ragazzo per cercare di salvarlo. Proprio durante l’operazione avrebbero accertato che il tipo di versamento faceva pensare ad un trauma piuttosto che ad un malore. Ma come detto per avere un quadro definitivo servirà l’autopsia che il magistrato disporrà nelle prossime ore.

L’inchiesta, inizialmente affidata al sostituto procuratore Roberto Piccione, di turno la sera dell’incidente è stata passata alla collega Maria D’Arpa.

Le indagini dei carabinieri

I carabinieri della stazione di Monselice, su delega della procura, stanno svolgendo quelli che in gergo tecnico si chiamano accertamenti conoscitivi necessari per capire se sussistano ipotesi di reato. Sono stati già interrogati i responsabili della palestra, gli allenatori e ieri anche i genitori di Edoardo. Si mira a capire sei il ragazzo sia stato colpito in modo violento o se magari possa aver sbattuto la testa durante una caduta. Da quanto è emerso fino ad ora il malore di Edoardo si è verificato a metà allenamento che era previsto dalle 19 alle 21.

Il ragazzo era salito sul ring assieme ad un allenatore per un esercizio che viene chiamato Sparring Boxe dove senza toccarsi o facendolo in modo leggero i due atleti hanno combattuto alcuni minuti. Questo almeno è quello che è stato possibile ricostruire. Quando ha terminato l’allenamento sul ring si è soffiato il naso perdendo sangue. Ha accusato il malore e sono stati chiamati i soccorsi.

La passione per lo sport

Il ragazzo era un vero sportivo, un vero talento del basket. Aveva iniziato nel Redentore Este, mettendosi subito in luce rispetto ai suoi coetanei. Quindi è passato a giocare a Ferrara dove viveva in una foresteria per atleti promettenti e si era anche trasferito a studiare. Aveva militato anche nel Vis 2008 Ferrara.

La boxe era una passione relativamente recente, frequentava la palestra dal settembre scorso. A tal proposito Padova Ring e altre società di boxe sottolineano che Zattin non era iscritto a nessuna società della Federazione Boxe. Infatti, come riportato anche nell’edizione di ieri, Edoardo stava svolgendo un allenamento e non una gara ufficiale. Questo nonostante fosse in possesso del certificato medico per attività agonistica. Il suo interesse per la boxe era di pochi mesi fa, e lo coltivava assieme a molti altri sport tra cui anche l’esercizio in palestra.