Scritte anarchiche sul muro di Casa Pound
Il messaggio pro Cospito è comparso oggi, 25 febbraio, di fianco all’entrata del “Bivacco” di Padova. Indaga la Digos
Alice Ferretti
Nel giorno in cui la Cassazione respinge il ricorso e sancisce che Alfredo Cospito resta al 41 bis, qualcuno imbratta il muro della sede di Casa Pound “il Bivacco” di riviera Paleocapa. Ieri all’alba, proprio di fianco alla porta d’entrata della sede neofascista, è infatti comparsa una scritta a bomboletta spray nera “Alfredo libero”, dove la A di Alfredo è l’A di Anarchia. Sull’episodio indaga la Digos della Questura di Padova guidata dal primo dirigente Giovanni De Stavola. Mentre a Venezia scritte anarchiche, pro Cospito e contro il carcere duro si erano già viste, a Padova è la prima volta che su qualche muro appare la A di Anarchia. Finora era solo girato qualche volantino a firma Padova Anarchica.
Quello che si deve tenere a bada in questo particolare momento storico è il rischio di un’escalation dei movimenti anarchici, sull’onda della protesta per la liberazione di Alfredo Cospito, 55 anni, considerato uno dei principali anarchici italiani, in carcere per due attentati e primo anarchico a scontare il carcere in regime di 41 bis. Una misura disposta a maggio del 2022 per quattro anni, che ha portato Cospito allo sciopero della fame e all’aggravarsi sempre più delle sue condizioni di salute.
C’è un dato che preoccupa, le personalità politiche e istituzionali più esposte sul fronte del 41 bis in Veneto gravitano tutte tra Padova e Treviso. Per questo è stato necessario alzare al massimo l’asticella dell’attenzione da parte dell’intelligence, fatta di un continuo scambio di informazioni tra le Digos del Veneto e il Ros dei carabinieri. Certo il terreno non è facile. Innanzitutto perché il mondo anarchico vive di individualità. Bisogna quindi prescindere da tutto ciò che caratterizza il monitoraggio dei centri sociali e dei collettivi politici, cioè l’analisi dei gruppi e dei loro punti di ritrovo, le loro dinamiche associative. Bisogna dimenticare un concetto fondante per molte indagini in tema di eversione: il “sodalizio”. L’azione degli anarchici è quasi smaterializzata, difficile da afferrare e, quindi, da prevedere. Difficile anche da quantificare, per le alleanze estemporanee che si possono creare nel mondo dell’antagonismo.
Un’allerta che è alta in tutto il Veneto, tanto che al ministro alla Giustizia Carlo Nordio che abita a Treviso, al suo sottosegretario Andrea Ostellari, che vive a Padova, e al vicepresidente del Csm Fabio Pinelli, anche lui residente a Padova, è stata assegnata la scorta: Nordio e Ostellari con la polizia penitenziaria, Pinelli con i carabinieri.
In città ci sarebbe poi un obbiettivo ritenuto particolarmente sensibile dall’intelligence: il Provveditorato Regionale dell’amministrazione penitenziaria, che si trova in piazza Castello. Questo infatti è lo snodo amministrativo gestionale delle carceri di tre regioni: Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige.
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