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All’ex Cima di Teolo cento nuovi alloggi, un albergo e 40 bungalow: ecco come sarà

Accordo pubblico-privato nell’area di Monteortone, arriva il sì del Comune. La struttura termale prevede 60 posti letto, spicca la novità del camping termale

Gianni Biasetto
2 minuti di lettura
Una veduta aerea dell’area verde di dieci ettari dell’Ex Cima, dove saranno realizzati edifici, hotel e camping 

Via libera alla riqualificazione urbanistica dell’area ex Cima di Monteortone. Il consiglio comunale di Teolo, nella seduta di mercoledì sera, ha adottato all’unanimità la variante urbanistica e recepito l’accordo di programma pubblico-privato sulla riqualificazione dell’area termale turistica, nota come Ex Cima, tra gli alberghi Leonardo Da Vinci e Michelangelo, ai confini con il Comune di Abano Terme.

Il rendering del progetto 

Una superficie importante, di circa 10 ettari ,che in un lontano passato è stata di proprietà della famiglia Benetton di Treviso e del Partito Comunista Italiano, e che oggi è in capo alla società Luna srl.

Il progetto

L’accordo prevede la realizzazione, in due stralci funzionali normati da un piano guida, che dovranno essere completati entro 5 anni, di un centinaio di alloggi di fascia alta, distribuiti su 9 edifici, di uno stabilimento termale con una trentina di camere per un totale di 60 posti letto e di un campeggio con 40 bungalow da 50 metri quadrati, con due posti letto ciascuno.

L’albergo ospiterà al piano terra le piscine e spogliatoi e la zona ristorante-bar, mentre i piani superiori sono previste le stanze, l’area riservata ai trattamenti termali e il centro benessere. Tutti gli edifici non potranno superare i quattro piani fuori terra. La zona residenziale è stata individuata nella parte più vicina a via Monteortone, mentre il complesso termale con le piscine e il campeggio sarà realizzato nella zona sud dell’area a ridosso dell’hotel Michelangelo chiuso da anni.

Rispetto al precedente piano, approvato una quindicina d’anni fa, è stata notevolmente ridotta la parte termale, che passa da due alberghi di circa 200 stanze a uno di modeste proporzioni. La novità sono i 40 bungalow (da quello che è emerso in consiglio dovrebbero essere casette di legno) che dovrebbero colmare la carenza di queste strutture ricettive nella zona termale. Nel piano originale era previsto anche un centro congressi di grosse dimensioni e alcuni negozi. Strutture che negli ultimi anni hanno perso di appeal.

Due stralci di lavori

Nel corso della discussione sul punto all’ordine del giorno, il capogruppo di Teolo Insieme Giacomo Carraro ha espresso perplessità sulla scelta di dividere l’intervento in due parti: quella residenziale e quella termale.

«Capisco che per il privato si tratta di un impegno economico importante», ha esordito Carraro. «Non vorrei che una volta realizzati gli edifici residenziali la parte termale, che più interessa alla frazione anche in termini di posti di lavoro, passasse in dimenticatoio. In fase di convenzione il Comune deve vincolare la proprietà ad eseguire l’intero intervento». Il consigliere ha evidenziato la presenza in quella zona dell’hotel Michelangelo chiuso da anni e in stato di degrado. «In questa fase sarebbe una buona cosa se l’amministrazione affrontasse anche quel problema», ha concluso.

Secondo il sindaco Valentino Turetta lo stralcio che riguarda l’edificazione dell’albergo e del campeggio potrebbe addirittura partire prima degli alloggi. «Non dimentichiamoci» ha risposto Turetta «che i titolari dell’area sono degli imprenditori attivi nei comuni termali, particolarmente interessati a realizzare l’albergo e i bungalow. Non a caso nell’accordo sottoscritto con la precedente amministrazione si sono resi disponibili a ridurre la cubatura alberghiera a favore del campeggio con un beneficio per le casse comunali di 150 mila euro». 

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