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Sulla Bassa Padovana piovono 10 milioni di euro. Ecco cosa verrà finanziato

Il progetto pilota della Provincia è uno degli 11 finanziati dal Pnrr. Tra gli obiettivi, la creazione di 73 posti di lavoro

Nicola Cesaro
2 minuti di lettura
Un tratto dell’Anello dei Colli Euganei 

Ci sono tre numeri che colpiscono, oltre alla cifra in sé che muoverà il tutto: 5 nuove attività produttive, 2 siti dismessi che saranno recuperati, 73 nuovi posti di lavoro.

In mezzo, decine e decine di altri interventi che hanno un obiettivo preciso: rilanciare dalla crisi il territorio della Bassa padovana, affidandosi alla media imprenditoria, al turismo e alla digitalizzazione.

È quanto si propone il progetto pilota promosso dalla Provincia di Padova, la cui bontà è stata premiata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy: la progettualità messa in campo dalla Provincia, infatti, è una delle 11 che hanno ottenuto il maxi-finanziamento del Pnrr legato al “Bando per la realizzazione di progetti pilota volti allo sviluppo del tessuto imprenditoriale territoriale”.

Quanti sono i soldi a disposizione e i due piani

Il titolo del bando parla chiaro e su questo fronte il Pnrr ha messo in campo 105 milioni di euro, che nelle ultime ore sono stati assegnati a undici progetti in tutta Italia. Quello della Provincia di Padova, unico progetto veneto premiato, ha ottenuto 10 milioni. L’importante somma sarà quasi equamente divisa tra imprese (4,6 milioni) e interventi pubblici (4, 9 milioni).

Due infatti i fronti di azione previsti dal progetto padovano.

Il primo: lo sviluppo e il consolidamento delle medie e piccole imprese del territorio, con un occhio di riguardo ai processi di digitalizzazione e dell’innovazione e all’offerta di nuovi prodotti e servizi.

Quindici le realtà che hanno aderito all’avviso pubblico della Provincia: grazie ai 4,6 milioni di euro ottenuti, tra le altre cose, ora saranno avviate 5 nuove unità produttive, saranno recuperati 2 siti dismessi e verranno creati 73 nuovi posti di lavoro. A farla da padrone l’ambito metalmeccanico (7 progetti finanziati), quindi quello turistico (3) e poi i settori legati a chimica, ottica, logistica e agroalimentare. Quest’ultimo, in particolare ha ottenuto ben 1,2 milioni grazie a un progetto che verrà avviato a Ponso.

Il resto dei fondi ottenuti dal Pnrr saranno utilizzati da Provincia e Comuni. Serviranno innanzitutto a migliorare il processo di digitalizzazione delle amministrazioni, percorso che inevitabilmente favorisce anche imprese e cittadini: più servizi, connettività maggiormente estesa, implementazione della sicurezza informatica, acquisto di strumenti e software per sostituire quelli obsoleti.

Si lavorerà anche ad arricchire il database del progetto “Capannoni On/Off”, la mappatura delle aree produttive e dei fabbricati della provincia, così come ad aggiornare gli stradari comunali online.

La mobilità sostenibile

Una larga fetta di risorse andrà quindi ad interventi legati alla mobilità sostenibile, e in particolare allo sviluppo dei collegamenti ciclabili: sia l’Anello dei Colli Euganei che la Ciclovia del Sale e dello Zucchero, ad esempio, arriveranno fino all’Adige, l’Anello delle Città Murate sarà messo in sicurezza nel suo passaggio atestino sul Frassine.

Spazio poi a nuovi parcheggi scambiatori, colonnine di ricarica per auto e bici elettriche, totem informativi digitali, punti di ristoro, ma anche a studi per pensare a nuovi percorsi e itinerari tematici, fossero anche solo virtuali.

Sergio Giordani, presidente della Provincia, non può che essere soddisfatto: «È un grande risultato: grazie a tutte le consigliere e consiglieri che hanno seguito i progetti e ai tecnici dell’ente che hanno messo a segno un colpo importante per il nostro territorio, così come a Fabio Bui che ha lanciato il progetto.

Competitività, sostenibilità e innovazione sono gli assi strategici sui quali andranno a incidere questi 10 milioni, per un territorio sempre più all’avanguardia nello sviluppare e attrarre investimenti in collaborazione col sistema produttivo».

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